Toni Brandi e Jacopo Coghe si mettono ad usare i bambini per la loro campagna pro-ideologia populista
Tanto per cambiare, il sitarello di propaganda della solita Zaira Bartucca a pubblicare un surreale comunicato a firma dei fondamentalisti Jacopo Coghe e Toni Brandi che vede i due presidenti di Provita Onlus pronti a mettere a repentaglio la salute dei bambini per le loro constanti campagne di propaganda politica a sostegno dei partiti populisti.
In quel loro negare la pandemia mentre dicono che il governo non avrebbe fatto abbastanza nonostante loro volessero riaprire tutto anzitempo, i due se ne escono con un discorsetto di raro populismo che pare negare il fatto che il governo Italiani sia stato il primo in Europa a prendere provvedimenti e che attualmente pare uno tra i Paesi europei che sta scongiurando al meglio il ritorno di nuovi picchi. Ed è cosi che scrivono:
Il Prof. Andrea Crisanti, autore del Piano nazionale di sorveglianza contro il Covid-19 al vaglio del Ministero della Salute, ha dichiarato che serviranno 400mila tamponi al giorno e che nell’attesa dei risultati andranno tutti in quarantena: docenti, compagni di classe e famiglie degli alunni. Così facendo renderà ‘ostaggi’ tutti, a partire dai bambini e dai genitori, infetti e non infetti. Questo governo, che ha già causato gravissimi danni al popolo italiano col “ritardo” nel contrasto dell’infezione, condannerà così i nostri figli, che hanno sofferto oltre misura per la mancanza dei rapporti sociali e della didattica scolastica, a non tornare proprio più in classe” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus.
Ma ci rendiamo conto? A due settimane dall’apertura delle scuole il caos regna sovrano, i genitori non hanno ricevuto informazioni chiare, ci sono gravi problemi irrisolti e spunta anche l’ipotesi di autocertificazione per i minori che attesti lo stato di salute degli studenti sotto la responsabilità dei genitori, che così diventerebbe penale. Non si può sorvolare neanche sull’imposizione ai bambini delle mascherine che possono causare, specie all’aperto, difficoltà respiratorie, danni al sistema immunitario e problemi psicologici soprattutto per i più piccoli. Poi, che misure si stanno prendendo per i disabili e le loro famiglie?” hanno proseguito Brandi e Coghe.
E se è stupefacente il disfattismo che vede i due impegnati a sbraitare istericamente che a loro non va bene nulla nonostante neppure provino a proporre qualcosa, parte la strumentalizzazione del loro disfattismo a fini di propaganda partitica:
“Il patrimonio speso per banchi che non aumenteranno la cubatura delle aule e che sono ancora da consegnare, la chiusura di un centinaio di scuole paritarie abbandonate a se stesse e che avrebbero potuto fornire spazi necessari, vanno uniti al dramma dell’organico carente e alla giungla delle regole sui mezzi di trasporto. Questo mentre molti Paesi europei hanno riaperto le scuole già da maggio e con le dovute misure riapriranno a Settembre. Grazie al governo giallo-rosso l’Italia è ormai il fanalino di coda della UE”, hanno continuato i due dirigenti della onlus. “Ora basta disposizioni fumose e contraddittorie che servono solo a scaricare la responsabilità su genitori e docenti che andavano e vanno consultati per primi. Il presidente della Repubblica Mattarella difenda i nostri figli e si faccia sentire, questo governo vada a casa” hanno concluso Brandi e Coghe.
E certo, perché ora è il signorino Antonino Brandi a scogliere le camere? E davvero credono che basterebbe far eleggere quel loro Salvini perché la pandemia possa essere combattuta a suon di selfie, mojito in spiaggia e convegni negazionisti contro le mascherine?
Pare interessante anche come la "giornalista" Zaira Bartucca si metta a pubblicare un comunicato stampa di un'organizzazione politica sostenendo che il suo singolo pare4e propagandistico dovrebbe essere inteso come un qualcosa di condiviso da imprecisate "associazioni", inventandosi un qualcosa che possa date finta pluralità alla sua propaganda:
Ovviamente non esistono "associazioni" ma una singola associazione che da anni calca i palchi dei comizi di Matteo Salvini.