Tuiach nega l'Olocausto, inneggia ad Hiler e dice che il virus sia una punizione divina contro i gay


È allegando una fotografia di Hitler che il consigliere fascista Fabio Tuiach è tornato a raccontare il suo solito cumulo di stupidaggini. Dice che lui sarebbe stato «perseguitato per aver detto che Gesù Cristo non era ebreo ma il nostro Signore» quando in realtà sono i Vangeli a dichiarare che Gesù fosse ebreo, così' come piagnucola che lui sarebbe «perseguitato» perché gli sarebbe stato «vietato condannare l'omosessualità che i nostri Santi ci hanno detto di condannare sempre e comunque».
Citando persone a caso per scaricare la responsabilità penale delle sue parole, afferma che che il povero Hitler volesse «voleva solo riportare gli ebrei nella loro terra ed è stato il Gran Muftì a suggerirgli di ucciderli». Afferma anche di condividere chi dice che «il vero Olocausto non è che abbiano massacrato gli ebrei ma è la cultura laica il vero Olocausto»o chi dice «il coronavirus è una punizione per esserci allontanati da Dio e aver permesso aborti e unioni gay».

Lo afferma dal suo profilo Vk:


Il consigliere fascista passa così a sostenere che la sua Silvana De mari e il suo Alessandro Meluzzi farebbero bene ad invitare i genitori a non mandare i figli a scuola per impedire le norme sanitarie necessarie a contrastare la pandemia, invitandoli ad educarli a casa come previsto dall'agenda delle sette integraliste internazionali finanziate dalle lobby ortodosse:


Non sarà che le mascherine siano un pretesto per tenere i figli a casa e insegnare loro che l'Olocausto non esisterebbe o che Hiltler fosse un brav'uomo.
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