A Reggio Emilia si progetta un rifugio per gay allontanati dalla proprie famiglie
A Reggio Emilia sta per nascere il primo rifugio dell'Emilia Romagna destinato ad accogliere le persone lgbt che vengono respinte dai propri familiari sulla base del loro orientamento sessuale. Il progetto sarà coordinato da Arcigay “Gioconda” e dovrebbe essere completato entro il 2021. Ad annunciarlo sono l’ex presidente dell’associazione Fabiana Montanari e Dario De Lucia, entrambi consiglieri comunali del Pd e primi firmatari di una mozione a sostegno della legge Zan contro le discriminazioni per identità di genere, orientamento sessuale e misoginia.
La nuova struttura sarà composta da due appartamenti ed ospiterà tra le 6 alle 8 persone in difficoltà. Alberto Nicolini, presidente dell’Arcigay reggiano, sottolinea che esiste già una lista d’attesa nonostante la città sia «sicuramente un luogo più facile da vivere per le persone lgbti, ma siamo ben lontani dall'essere quella città modello che vorremmo».