Adinolfi tona a negare l'esistenza dell'omofobia mentre mente sul caso del professore che paragona i matrimoni gay a quelli con animali
Forse non ci si sarebbe potuti attendere niente di diverso da un giocatore di poker che ha puntato tutto sul business dell'odio omofobico, ma paiono patetici i bluff di Mario Adinolfi volti ad auro-promuoversi come il più grande negazionista dell'omofobia e nel proporsi come l'avvocato d'ufficio per chiunque delinqua danno di un gay.
Dall'alto del suo sostenere che non ci sarebbe omofobia nel negare case vacanze ai gay o nell'organizzare blasfemi rosari per pregare contro di loro, racconta ai suoi proseliti che non ci sarebbe stata omofobia neppure a Padova dato che gli aggressori hanno tirato in ballo altri pretesti dicendo che gli insulti omofobi sarebbero stati una mera cornice. Peccato che la realtà dovrà essere appurata dai giudici nonostante lui si ecciti come una scolaretta davanti a chiunque neghi l'esistenza dell'odio che è alla base del suo profitto.
Senza spiegare in che modo un singolo caso dovrebbe rendere meno veri gli altri, è con la sua solita disonestà intellettuale che il populista ne approfitta per inveire contro una legge che non verrebbe applicata se davvero non ci fosse stato un movente omofobo:
Quindi, stando alla sua teoria, la pallottola che Maurizio Belpietro si era fatto auto-recapitato insieme ad una falsa minaccia di morte dovrebbe portarci a ritenere che tutti i populisti siano indistintamente bugiardoi e che bisognerebbe pretende un divieto a qualunque legge riconosca i loro diritti?
Chissà, intanto è attingendo alla sua solita dinonestà intellettuale che Mario Adinolfi offre la sua falsa testimonianza, dicendo ai suoi proseliti che è sulla base di leggi esistenti in altri Paesi che bisognerebbe impedire una norma che prevede aggravanti solo nel caso di reati penali dettati dall'odio omofobo:
Ovviamente anche la notizia è false. Nell'articolo citato da Adinolfi non si dice mai che il professore non avesse nulla contro chi è favorevole ai matrimoni gay, ma si spiega come lui sostenesse che permettere a due uomini di potersi sposare è come permettere di sposare animali.
Naturalmente è falso anche il fatto che il professore rischi il carcere, dato che l'articolo parla di una presa di posizione dell'Università davanti alle lamentele degli studenti. In particolar modo, il signor Aram Mardirossian si è presentato davanti agli studenti del secondo anno della facoltà di giurisprudenza della Sorbona per dichiarare: «Il matrimonio per tutti è il matrimonio di omosessuali. Sono contrario, ma ammetto che ci sono persone favorevoli. Uno dei fondamenti è la discriminazione, vale a dire che se "un uomo e una donna possono sposarsi" è discriminante che due uomini e due donne non possano fare lo stesso. Domani, dopodomani (...) ci sarà qualcuno che arriverà sicuramente dai paesi nordici che andrà in tribunale e che dirà "Sono discriminato, ho una giumenta, la adoro, non posso sposarla, è uno scandalo"».
Poi, inveendo contro una donna transgender che ha chiesto alla Corte di Cassazione di essere qualificata come madre, si è messo a sbraitare: «È una cosa totalmente folle. Non ci sono più limiti. Un uomo che è un uomo vuole diventare una donna e vuole essere la madre del bambino mentre lui è il padre».
Dato che anche la notizia di una condanna è stata inventata da Adinolfi visto che l'articolo parla unicamente di una manifestazione organizzata davanti alla facoltà da parte delle organizzazioni studentesche per chiedere sanzioni contro l'omofobia del professore.
E mentre difende gli omofobi, Adinofli mette alla gogan chi lo contesta, chiedendo ai suoi proseliti di identificarli e di punirli dato che lui giura che il contestare chi promuove omofobia significherebbe attentare a chi cerca di vendere il suo libro:
A proposito, ma qual è il costo sociale del suo pretendere la presenza della polizia ovunque vada a promuovere quel suo squallido libercoletto che pare sia stato scritto unicamente cercare di tramutare l'omofobia e la misoginia in denaro sonante?