Anche la destra di GayLib attacca Salvini e la Meloni: «Basta fake-news sul ddl Zan, la libertà d’opinione non è a rischio»
Anche i gay di destra si sono stufati delle balle e delle fake-news che Salvini e la Meloni continuano a produrre nel tentativo di evitare aggravanti a chi si macchiasse di reati dettati dall'identità di genere o dall'orientamento sessuale delle sue vittime. Ed è così che l'associazione GayLib ha deciso di puntare il dito contro la Lega e Fratelli d’Italia:
In questa lunga estate di lotta anzitutto per l’affermazione di una informazione giusta e libera da bugie e pregiudizi su tutti la fake news che continua ad essere ripetuta sulla libertà d’opinione a rischio. Questa legge persegue la violenza e l’istigazione all’odio. Nessuna opinione, anche la più contraria che non sia violenta sarà mai censurata. È bene ripeterlo con chiarezza.
In questi mesi abbiamo incontrato numerosi parlamentari dell’area liberale e di centrodestra per creare la sensibilità necessaria attorno a un fenomeno che va ben oltre il singolo episodio di cronaca ma agisce nell’inconscio, nella paura, nella psicologia di tanti giovani violati nella più intima delle libertà: quella di manifestare liberamente il proprio amore, il proprio orientamento affettivo e la propria identità di genere. Abbiamo spiegato e continueremo a farlo a esponenti autorevoli come Mara Carfagna, Annamaria Bernini, le senatrici Gallone, Masini e tanti altri la ratio e il significato profondo dell’intervento legislativo. Abbiamo anche inviato una lettera aperta al presidente Berlusconi. È fondamentale che i liberali di tutto il Parlamento convergano su questa legge di libertà. Come pure che i leader dei principali partiti che ad essa si oppongono: pensiamo agli onorevoli Salvini e Meloni facciano lo sforzo di capire e ci aiutino affinché neppure i loro partiti diffondano menzogne per giustificare la loro opposizione. L’impegno e la responsabilità di tutte e tutti sono più forti della paura e ci porteranno a vincere anche questa battaglia. Siamo vicini col cuore e fermamente convinti, nonostante il distanziamento sociale imposto dalla pandemia, che sia fondamentale una rinnovata unità della comunità lgbt su questa battaglia contro l’odio decisiva per la crescita e il progresso civile dell’intero Paese.