Approvato l'emendamento che estende la legge Zan anche di disabili

Nonostante l'ostruzionismo e il disfattismo dei populisti, la maggioranza ha approvato l'emendamento che estende la legge contro omotransfobia e misoginia anche ai reati commessi per la disabilità della vittima.
La decisione non piace però ai fondamentalisti, i quali temono che un ampio contrasto alle discriminazioni e alle violenze non gli permetterà più di poter cavalcare l'omofobia per assicurare che i delinquenti non rischino alcuna aggravante se mossi alla violenza contro i gruppi che risultano vittima della loro istigazione all'odio.

Ad esempio, è il solito presidente dell'Associazione Milano per Giovanni Paolo II a scrivere:


A chi gli fa notare che neanche i bianchi americani negli anni '60 vedevano un'emergenza razzista perché razzisti, lui risponde:


Ed è così che osserviamo come i sedicenti cattolici attacchino la legge su base ideologica, con il signor Francesco Migliarese che pare non sapere che la legge Zan introdurrà solo in parte le tutele che la Legge Reale-Mancino prevede per la tutela dei cattolici. Se ovviamente non si parla male di qualcuno quando si parla di introdurre aggravanti per i reati d'odio, è da decenni che la la legge prevede aggravanti per chi dovesse delinquere sulla base del credo religioso di qualcuno. E, nel caso dei cattolici ma non dei gay, è prevista anche una legislatura a prevenzione dei discorsi d'odio. Eppure lui scrive:


Insomma, pare che i fondamentalisti si oppongano a una legge di civiltà senza neppure sapere di che cosa si stia parlando, ripetendo a casaccio gli slogan coniati dalle lobby del fondamentalismo organizzato.


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