L'incessante campagna diffamatoria di Zaira Bartucca: «Quelli di Gayburg sono maniaci pericolosi»


E niente. Lo stalking di Zaira Bartucca prosegue senza, sosta, con la signora che sostiene di essere iscritta all'ordine dei giornalisti che dimostra non saper far altro che insultare, offendere e diffamare. Dicendo che non sarebbe colpa sua se degli psicopatici ci hanno recapitato messaggi vomitevoli in cui ripetevano le false notizie che lei si era inventata di sana pianta contro di noi (rendendo dunque evidente il suo ruolo da mandante del presunto attacco squadrista che sarà la polizia postale a dover ricondurre ad un nome e un cognome), questa mattina scrive:


E chi mai gli avrebbe mai augurato di avere un tumore? Non è che la negazionista è tornata ad usare il suo "metodo Bartucca" che la porta a prendere messaggi a caso ed attribuirli a persone diverse dal loro autore? D'altronde non serve molta fantasia per capire che probabilmente qualcuno ha contestato il suo sostenere che il Covid-19 non vada contrastato anche se l'irresponsabilità da lei promossa porterà altre persone ad essere intubate, così come le persone che cadono dalle finestre fanno pensare agli oppositori di quel suo amato Putin da cui vorrebbe farci invadere. Ma, secondo lei, noi augureremmo un tumore ha chi dev'essere in vita per risarcirci di anni di persecuzione e di diffamazione? È seria?
Eppure lei ci diffama e ci insulta, dicendo che da giornalista populista che dice di collaborare con Radio Padania Libera di Matteo Salvini, lei afferma a nome suo presunto ruolo professionale che noi saremmo «maniaci pericolosi», aggiungendo al faldone l'ennesima affermazione di cui dovrà rendere conto.
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