Mario Adinolfi pare eccitarsi con il cadavere di un 15enne


Mario Adinolfi non solo esige che ai malati sia inflitta una atroce agonia contro la loro volontà, ma pare eccitarsi all'idea che il cadavere di un ragazzino 15enne morto di leucemia possa essere esposto al pubblico dopo 14 anni dal decesso. Lo scrive lui stesso, vantandosi di essere andato a raccontarlo in TV:


Ed ovviamente mente, inventandosi un falso miracolo e giurando che il cadavere sarebbe rimasto «incorrotto» quando gli sarebbe bastato informarsi per scoprire che quel corpo è stato dissotterrato, ricostruito e imbalsamato per il divertimento dei pellegrini. Ma forse non ci si può che aspettare che una falsa testimonianza da un giocatore di poker che fa soldi con il business dell'omofobia...
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