Don Bianchi si propone come genitore single. È solo contro i gay che dicono serva un padre e una madre?
Quella di don Mirco Bianchi pare una ossessione. Evidentemente intenzionato a deridere l'omofobia oltre al suo manifestare con chi dice che i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione", il parroco leghista di Villamarina e Gatteo Mare è stato capace di scrivere questa roba qui:
Le sue elucubrazioni sarebbero nate alla vista di un semplice disegno che ritrae due sposi, da lui immediatamente visto come in pretesto per poter sfottere le vittime di omofobia. Ed è preoccupante pensare che don Bianchi sostiene di lavorare come insegnante in una scuola pubblica, lasciando facilmente immaginare a quale inferno verrebbero condannati eventuali studenti gay che si dovessero scontrare con la sua ossessione omofoba.
Ed il bello è che lui dice di sentirsi «perseguitato» da chi lo contesta, ma poi non perde occasione di dare prova che è lui a perseguitare un intero gruppo sociale sulla base del suo ritenere che certi pruriti sessuali debbano essere premiati con privilegi economici, sociali e giuridici.
Ma forse è inutile cercare una logica in un sacerdote che vuole strappare i genitori i figli dei gay e che vuole negare l'adozione a due uomini perché lui sostiene che i bambini avrebbero bisogno di «un padre e una madre». Ma poi lo troviamo a proporsi politicamente come genitore sigle per feti senza manco tenere in considerazione che la legge italiana vieta adozioni da parte di singoli:
Quindi due padri non vanno bene ma un prete va benissimo? E chi ci dice che poi non torturerà quei bambini pretendendo di decidere lui cosa debbano fate a letto?