Prosegue la diffamazione di Zaira Bartucca: «Gli orchi di Gayburg sono stalker psicolabili con crisi di identità che credono di essere una signora»
Forse Zaira Bartucca non ha nulla da fare dato che non sembra normale trascorra le sue giornate e le sue nottate a scrivete insulti e notizie false contro di noi, in quella sua ossessione compulsiva da cui si deduce che probabilmente nessuno la legga dato che altrimenti non avrebbe così tanto tempo da dedicare alle sue campagne diffamatorie.
Dall'alto del suo proposi come la "giornalista" che giura che il Coronavirus possa essere curato con l'aspirina o che lo scopo del 5G sia quello di farci licenziare tutti, è con i suoi soliti toni rancorosi che questa notte scrive:
La signora sta dunque dichiarando che le sue false accuse di pedofilia e il suo prendere fotografie da internet per accusare persone a caso di aver stuprato il fratello disabile sarebbero azioni compiute in virtù di quella sua iscrizione all'Ordine dei Giornalisti che non compare in alcun albo? Forse sarebbe il caso di informare il consiglio disciplinare del Lazio, dato che qui parrebbero esserci elementi sufficienti per la sua radiazione!
Fornendo materiale che sarà molto utile ai nostri avvocati, la signora dichiara che noi saremmo uno «stalker psicolabile con crisi di identità che crede di essere una signora». Ed è attribuendoci parole di cui lei non capisce il significato che risultano essere state scritte da altre persone che torna a rendersi ridicola nel citare una battuta decontestualizzata in cui una terza persona aveva semplicemente ironizzato sui preti pedofili. D'altronde non servono necessari molti neuromi per capire che in questo messaggio (scritto da altri) si stesse semplicemente criticando il silenzio della Chiesa sugli abusi sessuali compiuti dai preti:
Immancabili sono anche le sue solite minacce, con la signora che si mette a sbraitare che ci procurerà imprecisati problemi di natura legale dopo averci diffamato dicendo che noi avremmo «gravissimi problemi» e che noi saremmo «orchi» in un'evidente riferimento alla pedofilia.
E dato che sul suo sitarello si propaganda populista la signora cura una rubrica di istigazione all'omofobia chiamata "lgbt diktat", chissà che qualcuno non le possa spiegare che i gay non sono uomini che si sentono donne e che è lei a parlare di cose che manco capisce, anche se persino un bambino saprebbe comprendere qual è la differenza tra orientamento sessuale e identità di genere.