Salgono a 25 i messaggi diffamatori pubblicati contro Gayburg da Zaira Bartucca in sole 19 ore
Su 26 tweet pubblicati e retwettati nelle scorse 19 ore da Zaira Bartucca, 25 erano incentrati sul diffamare Gayburg, sull'isultare le nostre madri e sul diffondere notizie false contro di noi. Venticinque su ventisei significa la quasi totalità, con la media di oltre un messaggio diffamatorio all'ora. Ed i messaggi salgono a 31 se si considerano le scorse ventiquattr'ore.
Pare dunque surreale che la stalker dica di sentirsi «perseguitata» da chi viene costretto a perdere tempo a smentire le sue bufale, anche se noi avremmo anche di meglio da fare che stare dietro ad una provocatrice che pare saper solo insultare, diffamare e mentire. Ma purtroppo la macchina del fango che tanto piace a quelli per cui omofobia sarebbe "un'opinione" si basa sul seminare messaggi che possano restare nella rete al fine di poter essere citati in nuove campagne diffamatorie, motivo per cui nulla può restare senza una smentita scritta che ponga l'autrice di fronte alle sue responsabilità nel ripetere balle che sono state già smentite (così non potrà dire che lei non sapeva).
E se contiamo di ottenere il risarcimento di tutto il tempo che abbiamo dovuto perdere a sbugiardarla, proviamo imbarazzo per lei nel constatare sia stata capace di scrivere questo:
Come al solito, è cercando di risultare il più offensiva possibile che la tizia per cui il Covid-19 si curerebbe con l'Aspirina si mette a sbraitare che noi non saremmo normali perché non taciamo davanti alle sue diffamazioni e alle sue bufale.
Update 21:45. Zaira Barticca dice di sentirsi «calunniata» dalla verita. In quella sua logica populista che la porta a ritenere che lei debba potersi inventate le notizie e che nessuno debba poterla sbugiardare. Infarcendo anche il suo ennesino messaggio diffamatorio con quegli insulti che lei ama dispensare a piene mani, scrive:
Quindi non solo diffama, insulta, esaspera, perseguita ed offende, ma piagnucola pure che non lo possa fare senza che le sue vittime siano costrette a subire la sua violenza in silenzio. E se lei ride dell'odio mentre accusa di «frustrazione» le vittime della sua efferata persecuzione, si commenta da sé il suo eccitarsi alla vista di persone che vengono ammassate senza protezioni negli stadi per anteporre il profitto alla salute pubblica. Peccato che coltivare focolai e rischiare di uccidere i propri cittadini pur di fare fatturato non sembri una gran bella idea... soprattutto se pure c'è il rischio che un qualche ucraino possa venire qui in Italia a contagiarci e a vanificare i sacrifici di chi ha fatto la sua parte.
Comunque è indicativo come in quei suoi 32 messaggi diffamatori, la signora Bartucca si sia dovuta auto-commentare da sola per dare una parvenza di interesse verso quei suoi insulti che non paiono aver fatto presa neppure tra i suoi pochi seguaci.
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