Trieste. Il consigliere Tuiach invita a devastare la città: «Ogni eccesso della violenza è lecito»

Fabio Tuiach è il consigliere fascista triestino che sino a ieri diceva che il Coronavirus fosse «solo in raffreddore». Ma ora che la sua irresponsabilità e il suo negazionismo hanno causato ingenti danni all'Italia, il camerata si rimangia tutta la sua propaganda e ha pure la sfacciataggine a sbraitare che Conte avrebbe dovuto prendere provvedimenti ben più severi di quelli che lui contestava.
In quella sua abitudine a concatenare frasi a caso che lascino trasparire il suo razzismo e il suo amore per il fascismo, il consigliere pare aver superato ogni limite nel suo invitare i neofascisti che lo seguono su Vk alla violenza. Sostenendo che «ogni eccesso della violenza è lecito», scrive:


Ma dato che il consigliere a cui la lega ha regalato un ricco stipendio pubblico pare incapace di essere coerente con sé stesso, dopo aver sostenuto che si sarebbe dovuto impedire la propagazione del virus si mette a dire che lui era in piazza insieme ai fascisti contro le misure sanitarie. Ripetendo la teoria dei neofascisti per cui la tutela della salute pubblica sarebbe «dittatura sanitaria», ci tiene a farci sapere che lui era in quella piazza e che a lui quella gente faceva pensare a Mussolini:


Insomma, se a Triste ci saranno persone picchiate a sangue da fascisti e violenti, sapremo chi è il mandante.


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