Zaira Bartucca ci insulta senza sosta: «Quelli di Gayburg fanno marchette»
O Zaira Bartucca non capisce nulla o fa finta di non capire nulla. Ovviamente nessuno ha detto che lei farebbe pirateria informatica così come lei sostiene nel suo firmare l'ennesina fake-news diffamatoria, così come non dobbiamo essere noi a decidere se sia lecito o meno farsi pagare dei soldi per linkare siti di dubbia legalità che propongono film in streaming senza pagarne i diritti. Noi abbiamo semplicemente replicato al suo averci accusato di aver mentito nell'osservare un dato di fatto, ossia il suo vendere articoli pubblicitari sul suo sito. E se ci accusano di mentire attraverso minacce e insulti, è screenshot alla mano che riteniamo di dover mostrare di cosa si stia parlando.
Eppure è con i suoi soliti toni rancorosi che la populista torna ad insultarci, scrivendo la solita valanga di menzogne:
Se è patetico che la signora si auto-citi come "fonte" delle sue diffamazioni, per l'ennesima volta ci tocca spiegarle che Gayburg è nato sulla piattaforma di Blogger e che risulta assurdo voglia ritenerci responsabile di quello che veniva pubblicato sul dominio prima che lo acquistassimo da una società canadese.
Patetico pare anche il suo sostenere che noi avremmo «difeso» imprecisati «contenuti pornografici» mentre linka la nostra contestazione di quel ddl Pillon che mirava a impedire che una donna adulta potesse accedere a siti per adulti senza chiedere il permesso al marito. E non va meglio col suo sostenere ci sarebbero state «ovvie» limitazioni «decise da Google» a fronte del suo essersi inventata che sarebbe stata lei a crearci problemi (anche se, ovviamente, non è così).
Offensiva come suo solito, scrive tra virgolette la parola «lavoro» per denigrare i nostri contenuti, così come ci accusa di fare «marchette» e «lustratine» a non si sa chi.
Per chi non avesse capito il riferimento ai nostri 15 anni,la signora ci aveva insultato il nostro lavoro inventandosi che il suo sitarello sarebbe stato molto più seguito del nostro. In risposta a quelle insinuazioni, abbiamo pubblicato i dati di tre diverse fonti che testimoniano inequivocabilmente la falsità di quelle sue affermazioni e ci siamo ritrovati a vederla schiumare di rabbia davanti a quei dati oggettivi. Ma dato che la Bartucca pare conoscere unicamente la via della violenza, anziché scusarsi per il suo errore ha preferito insultarci per aver sbugiardato i suoi insulti.
Poi, auto-incensando quel suo sitarello in cui i comunicasti stampa di Jacopo Coghe e di Toni Brandi vengono definiti "inchieste" al pari di quel video della propaganda russa che tenta di di associare i gay al satanismo, è scrivendo altri insulti a noi incomprensibili su imprecisati sifoni che aggiunge:
Chissà se spaccia per "inchieste" anche quegli articoli diffamatori in cui pubblica notizie false contro di noi, mentre si inventa falsi nomi e fatti. E potranno anche trattarsi anche di 2 (due) redazionali, ma ciò non toglie l'evidenza di come almeno uno di quei due articoli l'abbia portata a farsi pagare per promuovere un sito di dubbia legalità.
Può insultarci e può schiumare di rabbia, ma i fatti restano fatti e chiunque ha il diritto di poterne trarre le conclusioni che preferisce. Ad altri basterà forse osservare le frasette populiste che invitano a fregarsene della salute pubblica che la signora inserisce sotto tutti i suoi articoli:
Quindi sappiatelo, alla prossima ondata epidemiologica, lei pretende si attendano mesi di discussione parlamentare prima che si possano le necessarie ed misure di contenimento. E tutto questo solo perché a lei pare far gioco il suo sostenere che sarebbe folle adottare le misure necessarie al bene degli italiani se si possono usare i morti per fare campagna elettorale.
E pare tragicomico che a citare l'articolo 21 della Costituzione sia quella la stessa signora che chiede la nostra censura dicendo che noi non dobbiamo poter esprimere liberamente le opinioni perché lei non vuole.
Ma se volessimo dirla alla Barzucca, in quei suoi messaggini che si auto-scrive per auto-congratularsi con sé stessa, dovremmo dedurne che se i mujaheddin dell'ideologia populista ci insultano senza argomentazioni e a tempo pieno, vuol dire che stiamo facendo bene:
In fondo nei suoi messaggini che è solita dispensare contro tutti, non mancano le offese gratuite e gli insulti privi di argomentazioni...