Senza vergogna. I deputati di Fratelli d’Italia si imbavagliano in aula a sostegno dei crimini d'odio


Anche nel giorno dell'approvazione del ddl Zan, i deputati di Giorgia Meloni non si dono risparmiati da quelle loro carnevalate che li contraddistinguono. Non paghi delle fesserie e delle fake-news con cui hanno tenuto in ostaggio la Camera pur di ostentare il loro voler stare dalla parte dei carnefici contro le vittime, i deputati di Fratelli dItalia si sono imbavagliati in Aula per scattar4si selfie auto-promozionali da diffondere sui loro canali di propaganda.
Il riferimento è a quel loro mantra volto a sostenere che per Giorgia Meloni, i crimini d'odio sarebbero "libertà di espressione" e che sia inaccettabile che un criminale possa rischiare un'aggravante se la sua condotta criminosa impedisce ad una parte degli italiani di poter camminare liberamente per strada senza rischiare di essere picchiati a sangue.
E manco pensassero di essere allo stadio, i signori della Meloni si sono pure messi a sbraitare: «State introducendo dei reati di opinione. La legge Zan vuole imporre la propaganda dell’ideologia gender nelle scuole anche ai bambini e mettere in carcere chi la pensa diversamente. Questo non è accettabile». Ed è per dire queste fesserie e per scattarsi quelle foto che passeranno alla storia come testimonianza dell'efferata violenza di una certa destra che i deputati di Fratelli d'Italia hanno infanto ogni regola sanitaria, togliendosi le mascherine per le loro fotografie. Tanto che gliene frega a loro se mentre loro fanno quelle carnevalate, negli ospedali ci sono centinaia di italiani che stanno morendo.
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