Con che coraggio dicono che l'odio sarebbe "libertà di espressione"?
È abbastanza improbabile che i populisti possano davvero credere che l'odio sarebbe «libertà religiosa» o che i crimini siano «libertà di espressione» come ripetono da giorni dicendo che la tutela degli adolescenti italiani sarebbe «liberticida» nei confronti dei violenti che Salvini e la Meloni dicono di voler tutelare.
Ed è così che Jacopo Coghe appare un po' improbabile con il suo andare in giro a dire che lui non crede all'esistenza dell'omofobia mentre i suoi proseliti rispondono ai suoi messaggi dicendo di esigere che i gay siano messi in carcere dopo averli accomunati ai pedofili:
Non va meglio con il fondamentalista anti-gay che dice di temere che non potrà più pubblicamente insultare interi gruppi sociali e profanare un crocefisso per inneggiare all'odio:
Immancabile arriva anche da un account che usa il simbolo di Riscatto Nazionale, una pagina di estrema destar che per anni ha gestito un sito di promozione all'odio omofobico chiamato "no ai Matrimoni gay in Italia". Augurando la morte al Papa, l'account integralista spiega che i neofascisti non sanno che farsene di una religione che non li può far sentire legittimati nella loro omofobia dopo che si sono preoccupati di sostenere che quelle regole non valgano per loro:
Questi signori sono proprio sicuri che quell'odio sia «libertà di espressione»?