Covid. Il leghista Siri dice che l'idrossiclorochina di Salvini sia la "cura" e che i medici la riservino solo ai ricconi
I medici di tutto il mondo sarebbero degli incompetenti perché Salvini, nella sua sacra padanità. avrebbe scoperto che la "cura" del Covid-19. Ma dato che tutti i medici del mondo sarebbero dei farabutti e dato che tutte le nazioni del mondo sarebbero criminali visto che il vero populsia crede solo in Salvini, quella sacra pozione padana ci verrebbe negata solo perché studi scientifici dimostrano che non funziona. Lo sostiene Zaira Bartucca su quel suo sitarello di propaganda populista che da mesi risulta impegnato a fatturare sul negazionismo:
Ovviamente la "fonte" non è un qualche studio scientifico, ma ma è quanto sostiene il sentore leghista Siri, già indagato per autoriciclaggio, che non fa nomi mentre giura che i ricchi verrebbero curati con quel farmaco che viene promosso da Salvini, Bolsonaro e Trump nonostante le evidenze scientifiche dicano che non funzioni. Tanto pare aver eccitato la signora Bartucca, la quelle già a marzo giurava che il suo venerato Putin avesse la "cura" e che Conte ce la negasse. Poi in Russia hanno iniziato a morire e lei ha ripiegato sul negazionismo e sul suo invitare i propri lettori a non rispettare le norme sanitarie.
Secondo il leghista Siri, con l'idrossiclorochina sarebbero state «curate decine, centinaia, migliaia di persone che in questo momento stanno ostacolando. Sono stati curati politici, attori, cantanti, calciatori e vip di vario tipo». Ovviamente non fa nomi, ma polemizza: «Io mi aspetterei da persone che sono state curate con questo farmaco di essere i testimonial e di poter dare la possibilità a tutti di conoscerlo. E’ uno strumento in più che abbiamo per combattere questa malattia, possibilmente a casa, per evitare che le persone si riversino nei pronto soccorsi e negli ospedali mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale e quindi giustificando i Dpcm e i provvedimenti che vengono presi arbitrariamente dal presidente del consiglio dei ministri, qualche volta calpestando i nostri diritti costituzionali e creando una lacerazione nel nostro sistema costituzionale».
Insomma, ancor auna volta la Lega cerca di cavalcare il complottismo per fomentare quella rabbia sociale su cui fondano il loro business, dato che l'ideologia populista è un cancro che sa solo distruggere e non potrà mai costruire nulla. Al massimo distruggerà l'Italia e la renderà svendibile a Putin , ripagando gli investimenti russi che da anni la foraggiano.
Il legista sostiene anche che i medici non sappiano dare i farmaci e che sarebbe colpa loro se il farmaco non ha avuto effetti dato che avrebbero sbagliato i dosaggi: «Si è parlato spesso della tossicità dell’idrossiclorochina perché i protocolli con cui sono stati fatti gli studi prevedevano dosi elevatissime. Si parlava di 2000 mg, quando la dose del protocollo italiano è di 800 mg e il protocollo medio è di 500 mg. Tra l’altro è stato visto, stabilito e provato scientificamente che a basse dosi ha un’efficacia molto più elevata».
Anche qui non è chiaro con quale autorità il consigliere economico di Salvini giochi a fare il medico dato che il suo essere il teorico dell'aliquota unica al 15 per cento non pare faccia curriculum in campo scientifico.
E dal sostenere che la Lega abbia la "Cura" e che tutti i governi del mondo ci mentirebbero per colpa di Conte (che, a questo punto, sarebbe da rivotare se davvero fosse in grado di dominare il mondo) si passa al sostenere che i vaccini facciano male e che la pandemia servirebbe a roglierci il "diritto" di poter contagiare gli altri:
Peccato che una giornalista sappia che una notizia è tale solo se risponde a cinque domande: chi, dove, come, quando e perché. E sinceramente manca un perché nel suo giurare che tutte le nazioni del mondo siano interessate a non far lavorare i ristoratori in nome di una malattia che lei sostiene sarebbe meno mortale di una influenza. Peccato si registrino 500-700 decessi al giorno a fronte di un contagio tenuto sotto controllo dato che per nessuna influenza si indossano mascherine, si fanno lockdown e ci si disinfetta le mani prima di entrare in un supermercato.
Pare interessante osservare come i populisti amino giurare che esisterebbe già una "cura", peraltro citando sempre farmaci diversi in quel loro voler dare credito a chiunque possa permettergli di usare i morti per la loro propaganda. La stessa Barzucca ha addirittura un'intera sezione del suo sitarello dedicata a quelle fantomatiche "cure":
A marzo giurava che la Russia avesse già una "cura", poi diceva che l'Australia ne avesse trovata un'altri, prima di tornare a maggio a sostenere che la Russia avesse trovato un'altra "cura". Ad aprile giurava che Conte si fosse comprato i farmaci per curarsi, a maggio sosteneva che i farmaci per la malaria funzionassero e ad ottobre sosteneva che la Lorenzin usasse farmaci negati al popolo. Sempre ad ottobre affermava che ci si poteva "curare da soli" usando Aspirina, cortisone ed epatina, così come sosteneva che Cairo avesse avesse "ammesso l'esistenza di farmaci per curare il Coronavirus". Ora è tornata alla carica con il farmaco che Bolsonaro cercava di vendere a febbraio...
All'articolo 6 del cocice deontologico dei giornalisti, si afferma che l'iscritto «evita nella pubblicazione di notizie su argomenti scientifici un sensazionalismo che potrebbe far sorgere timori o speranze infondate; diffonde notizie sanitarie solo se verificate con autorevoli fonti scientifiche; non cita il nome commerciale di farmaci e di prodotti in un contesto che possa favorirne il consumo e fornisce tempestivamente notizie su quelli ritirati o sospesi perché nocivi alla salute».
Dato che la signora sostiene di essere iscritta all'ordine dei giornalisti, è curioso che cerchi di far sorgere speranze infondate spacciando un economista leghista come una «autorevole fonte scientifica».