Il cultural manager di Genova: «007 sarà donna e nera, distruggendo ogni presupposto culturale della nostra civiltà»
In quel clima d'odio che vede il ritorno delle teorie sulla "difesa della razza" riportate in auge da Salvini e dalla Meloni, capita che il city manager alla cultura del Comune di Genova sia capace di dichiarare: «James Bond sarà donna e nera. Anna Bolena l'hanno fatta mulatta (era bionda con gli occhi azzurri). Le sinistre stanno demolendo ogni presupposto culturale della nostra civiltà».
È questo il contenuto di un tweet firmato da Maurizio Gregorini, esponente della destra ligure che già balzo al disonore della cronaca per aver firmato un altro tweet (poi cancellato) in cui scriveva «vogliono tutti i nostri figli omosessuali». D'altronde il maschio leghista conforme allo standard del partito è bianco e preferibilmente omofobo, incline ad ammirare quel loro "capitano" che dice di "difendere la famiglia tradizionale" attraverso la sua consuetudine al sostituire le donne già ingravidate con ragazzette sempre più giovani.
Inoltre non si capisce neppure su quali basi il signorino Gregorini para voler sostenere che non esisterebbero spie donna, forse ignorando che il suo amatissimo Vladimir ne ha ha pagate ad arruolate parecchie...
Alessandro Terrile, consigliere comunale del Pd, osserva: «Il consulente razzista ci costa 37.800 euro all'anno, mi domando cosa deve scrivere di peggio il cultural manager della sesta città d'Italia per essere cacciato a pedate da un incarico di cui nessuno, dopo due anni, ha capito l'utilità e invece ce lo teniamo, e il costo non è neppure il tasto più dolente, peggio è la vergogna per come sono cadute in basso le politiche culturali della nostra città».