Il leghista Umberto La Morgia guida uno shitstorm contro gli autori di un libro sulle famiglie


Sulla pagina Facebook di Grey L'Acchiappacolore è stato pubblicato un filmato in cui una coppia gay dichiara di avere scritto un libro per bambini che racconta dell'esistenza di diversi tipi di famiglie. Da copione, in quel Paese dove Giorgia Meloni giura sulla sua prole che lei non vedrebbe alcuna omofobia, tanto è bastato perché la coppia finisse vittima di un cruento shitstorm zeppo di insulti e di offese. Ed indovinate un po' chi ha coordinato e lanciato quell'attacco...


Esatto, si tratta di Umberto La Morgia, ossia di quel leghista che sta facendo molta carriera attraverso il suo proposi come l'omosessuale di destra che è contrario ai diritti dei gay. È anche il fondatore di un gruppo Facebook chiamato "omosessuali di destra" in cui risulta impegnato a proporsi come il gay che giura che gli altri gay sarebbero cattivi e malvagi, arrivando anche a messaggi in cui si accusano i gay di essere "misogini" perché osano contestare una donna che sostiene di sentirsi offesa dalla mancata discriminazione delle donne trans o in cui ringrazia Nicola Porro perché ostile al ritenere che i crimini d'odio contro i gay dovrebbero essere puniti.
Ed è un po' surreale che un gay che basa la sua carriera sul proporsi come il gay che odia i gay sia lo stesso leghista che derideva Marrazzo sostenendo che i gay non leghisti «non riescono vivere senza auto-ghettizzarsi» mentre pare sia proprio lui ad auto-ghettizarsi in quel suo ruolo che lo vede doversi auto-umiliare in virtù del suo orientamento sessuale per il tornaconto di Salvini. Il tutto, peraltro, auto-nominandosi portavoce dei gay di destra (che a giudicare dai pochi like della pagina, è assai più probabile la pensino diversamente da lui). E questo senza voler osservare dai commenti come la sua pagina "Omosessuali di destra" paia frequentata solo da eterosessuali di destra che paiono eccitate davanti a post che trasudano odio contro le persone lgbt.
A indicare la matrice ideologica dell'attacco, Umberto La Morgia si premura anche di chiamare in causa Costanza Miriano quasi volesse farle vedere quant'è stato bravo ad offrire i suoi servigi alla ricca lobby di Gandolfini.

Tra i commenti diretti alla coppia, immancabile sono quegli eterosessuali di estrema destar che accusano i gay di essere dei «pervertiti» mentre dicono che dovrebbero «lasciare stare i bambini» in quel loro ripetere a pappagallo gli slogan coniati dalla lobby fondamentalista finanziata dalla Russia:


Al solito, quei violenti risulta incuranti di come sia un diritto di ogni genitore quello di poter decidere di insegnare il rispetto ai propri figli e di poter insegnare loro che esistono molteplici forme di famiglie (come anche quella di Adinolfi, fatta da un uomo e da due donne, quella della meloni, con una madre single che va da Gandolfini col pancione, o anche quella di Salvini, con una ex moglie, varie donne ingravidate e fidanzatine sempre più giovani).

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Nella foto: Umberto la Morgia insieme a Francesco Borgonovo, vicedirettore del quotidiano di propaganda populista diretto da Maurizio Belpietro, nonché autore di numerosi articolo omofobi.
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