Le regioni populiste che corrono a nascondere i malati...


Mentre il leghista Attilio Fontana attacca il governo asserendo che l'aver proclamato la Lombardia come una zona rossa sarebbe uno «schiaffo ai lombardi», il direttore sanitario dell'ATS Milano denuncia: «RT a 2,01, sistema a rischio, la Lombardia andava chiusa 2 settimane fa». Ma la Regione, a guida leghista, comunque deciso di sospendere tamponi a chi entra in contatto con dei pazienti, cercando di alterare a loro vantaggio le statistiche anche a rischio di contribuire ad un aumento dei contagi.
Non va meglio con la Calabria del leghista Spirì, dove la Regione ha cercato di nascondere i malati sotto al tappeto decidendo di cambiare il criterio di conteggio dei ricoverati in terapia intensiva Covid e di contare solo quelli intubati.
Insomma, a fronte del rischio che dei cittadini debbano essere fatti morire perché gli ospedali non saranno in grado di farsi carico di tutti i malati, la risposta populista è stata quella di tentare di nascondere i loro malati per anteporre il profitto alla vita. E chissà cosa sarebbe successo se fossero stati i populisti a dover gestire l'emergenza?
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