L'indecente baratto di Gaetano Quagliariello: i populisti collaboreranno al contrasto del Covid-19 solo se la maggioranza ritirerà il ddl Zan

Gaetano Quagliariello dice che le destre populiste potrebbero accettare di collaborare al piano per in contrasto al Coivid-19 solo se il governo rinuncerà al ddl Zan e si sancirà che i crimini d'odio debbano essere ritenuti "libertà di espressione" come chiedono Salvini e la Meloni. In caso contrario, loro continueranno a fare ostruzionismo cercheranno di danneggiare l Paese, mietendo quante più vittime sarà loro possibile.
È questo l'indecente baratto presentato dal populista che ha cambiato più partiti che calzini. Ed è in un rivoltante editoriale pubblicato sulle pagine populiste de L'Occidentale che scrive:

Anche di fronte all’emergenza che stiamo affrontando, l’Italia si è divisa tra ’empirici’ e ‘teologi’: tra, cioè, la ricerca di soluzioni concrete dettate dal buon senso e l’astrazione spesso ideologica. Un problema assolutamente trasversale. Un empirista dell’opposizione si permette, a questo punto, di avanzare una modesta proposta: lo schieramento che contrasta l’attuale maggioranza dovrebbe, tutto insieme, dare la propria disponibilità a condividere, sedendo allo stesso tavolo del governo, i provvedimenti che riguardano l’emergenza nazionale e in cambio, oltre a un coinvolgimento reale e non di facciata, dovrebbe chiedere una moratoria su tutto ciò che oggi prescinde dall’emergenza e crea divisione. E’ semplicemente surreale che, mentre si devono inventare soluzioni per ‘scavallare’ il Natale provando a limitare i danni, nelle aule parlamentari ci si divida, ad esempio, sulla ‘legge Zan’ che per alcuni dovrebbe combattere l’omofobia e per altri – compreso il sottoscritto – consiste invece nell’introduzione di insopportabili reati d’opinione e nella lesione della certezza del diritto. Quel tema può attendere. Sennò vorrebbe dire che gli empiristi, disponibili a rimboccarsi le maniche di fronte all’emergenza, avranno ancora una volta perso la partita nei confronti dei ‘teologi’ che neppure nell’ora della difficoltà si saranno dimostrati disposti a smettere di giocare con le proprie idee.

Insomma, il delirio di una destra populista che da settimane sostiene che il loro Salvini e la loro Meloni sarebbero così incapaci da non potersi occupare di più di una singolo tema per volta, asserendo che è per la loro incapacità al governo che si dovrebbero sacrificare i diritti civili degli italiani nel nome di chi dice si dovrebbero trascorrere giornate intere a dialogare su temi di cui le destre populiste non vogliono dialogare.


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