Pillon da vomito. Ora usa i rifugiati contro i gay italiani, sostenendo che le persone lgbt si debbano accontentare di non essere uccise


Il senatore leghista Simone Pillon, noto esponente della ricca lobby integralista finanziata da Russia ed evangelici statunitensi di estrema destra, dichiara che se i gay italiani non vengono ancora gettati dai tetti dei palazzi come chiede a gran voce il consigliere fascista Fabio Tuiach, significa che non esisterebbe alcuna omofobia. Dice anche che le persecuzioni dell'Isis sarebbero solo "presunte" e che lui non crede ci sia una persecuzione dei gay in Africa nonostante sia stato il suo Scott Lively (esponente del WCF ) ad aver finanziato la richiesta di introdurre una pena di morte per i gay in Uganda.

Evidentemente intenzionato a usare il razzismo dei suo partito come pretesto per fomentare odio contro i gay italiani in nome del suo sostenere che il maschio eterosessuale bianco debba essere ritenuto più gradito a Dio, è dalla sua pagina di propaganda che il senatore leghista è stato capace di scrivere:

Un funzionario di una prefettura del Sud mi ha raccontato che nonostante il pdl Zan non sia ancora passato al Senato, già è arrivato l'ordine di scuderia ai richiedenti asilo: per facilitare la regolarizzazione basta dichiararsi gay e lamentare presunte persecuzioni. Ovvio no?

A riprova della sua tesi, il leghista pubblica un pezzettino di carta che potrebbe essere stato scritto da chiunque, fregandosene di come chiunque abbia anche solo lontanamente affrontato il tema dell'immigrazione sa bene che ai giudici bisogna portare prove e che bisogna fornire descrizione di situazioni verisimili che siano congruenti sulla situazione dei diritti umani di uno stato. Eppure il leghista che è stato condannato penalmente per aver falsificato alcuni documenti di Arcigay, pubblica questa roba qui:



Asserendo che bisognerebbe odiare i gay per poter odiare i richiedenti asilo dato che loro sono il partito che brandisce i rosari contro chi salva i naufraghi in mare al posti di lasciarli crepare tra le onde, Pillon prosegue:

Qualche considerazione:
1. Servono prove? Assolutamente no ovviamente, perchè la Cassazione ha stabilito che la propria autodichiarazione in materia di orientamento sessuale non è soggetta a verifiche.
2. È possibile che un cittadino italiano per spostare la residenza debba compilare qualche chilogrammo di moduli e allegare mille documenti, e invece qui basti un foglietto in cui si "dichiara di aver lasciato il suo paese per motivi: sessuale"?
3. Se chiedono asilo qui in Italia, e ancora l'omofobia non è legge, vuol dire che l'Italia è un paese sicuro, e dunque non serve nessuna legge sull'omofobia...


Interessante è come Pillon pretenda che si accetti il suo dichiarare opinabilmente "cristiano" nonostante la sua affermazione paia facilmente confutabile, ma poi pretende prove oggettive di un orientamento sessuale. Vprrà imporre quegli esami rettali che costituiscono un atto di tortura ma che piacciono all'Arabia Saudita nonostante non abbiano alcun valore scientifico?
Surreale è poi come racconti che quei gay che lui lamenta non si lascino ammazzare a casa loro sarebbero da opporre alla burocrazia in nome di come lui sostenga che per loro varrebbe un pezzetto di carta. E che dire di quella sua conclusione volta a sostener che un gay dovrebbe accontentarsi di non essere ammazzato?
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