Polonia. Il popolo ferma i progetti no-choose degli ultraconservatori al governo

Il governo ultraconservstore polacco ha dovuto rinviare l'introduzione dei suoi nuovi divieti contro l'aborto, piegandosi alle massicce proteste popolari.
Su richiesta dei gruppi neonazisti, l'esecutivo mirava a compiacere le pretese delle lobby fondamentaliste attraverso l'introduzione di ulteriori limitazioni alla più restrittiva legge sull'aborto d'Europa. In particolare, le donne polacche sarebbero state obbligate a partorire anche in caso di gravi malformazioni del feto.
Il 71,5% dei polacchi pensa che Jarosław Kaczyński dovrebbe dimettersi, tra cui anche il 38% dei suoi stessi sostenitori. Tra i giovani, la percentuale schizza oltre l'80%.
Le restrizioni ai diritti umani delle donne polacche erano state lodate nei giorni scorsi dal vicario del vescovo di Macerata che, durante un'omelia, aveva precisato che lui esige la sottomissione della donna al maschio e che lui avrebbe voluto leggi simili anche in Italia.

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Nella foto: le proteste popolari contro il governo.


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