Il partito di Adinolfi torna a raccontare che il rispetto faccia male ai bambini
Massimiliano Esposito, esponente del partito omofobo di Mario Adinolfi, è tornato a voler allungare le sue mani integraliste suoi bambini. In quel suo sostenere che la famiglia non si fonderebbe sull'amore ma unicamente sul coito vaginale e che i suoi figli non abbiano bisogno di un padre amorevole perché a contare sarebbe solo il suo sbraitargli in faccia che babbo si è trombato mamma, ora chiede che ai figli degli altri si insegni l'ideologia suprematista promossa dal suo partito.
In quella loro abitudine a sostenere che sarebbe per i bambini che loro vogliono coltivare un clima d'odio che possa portare all'emarginazione dei bambini a loro sgraditi, scrive:
La frase non è nuova, dato che Esposito cita letteralmente Adinolfi manco fosse il Vangelo. Eppure Adinolfi dovrebbe sapere che, sino ad alcuni anni fa, gli integralisti dell'epoca non avrebbero avuto remore a discriminare le sue stesse figlie sulla base del suo essere divorziato e risposato a Las Vegas con una ragazzetta molto più giovane di lui. Se non fosse stato per chi ha insegnato rispetto, oggi le sue figlie sarebbero le prima a pagare il prezzo. Eppure lui si batte perché i figli a lui sgraditi siano resi vittima di efferate violenze, usando i bambini come pretesto per vomitare quell'odio che è un problema di adulti che non hanno saputo crescere.
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