Silvana De Mari da vomito: «Con il ddl Zan non potremo pià dire che i gay portano malattie o che il rispetto delle donne trans sia misoginia»


Silvana De Mari dice che il valore della donna sarebbe racchiuso unicamente nella capacita riproduttiva dei suoi organi. Dunque ne dovremmo dedurre che le donne sterili siano da lei ritenute oggetto difettati, così come evidentemente uno stupratore seriale dovrebbe essere elogiato perché con le sue violenze aumenta la possibilità che la donna possa restare gravida. E sappiamo titti che la lobby della De Mari si batte per eliminare il diritto di scelta delle donne, auspicando le si possa obbligare con la forza a partorire contro a loro volontà.

Unendo affermazioni campate in aria alle teorie delle lobby fondamentaliste, è dal suo sito di propaganda che la signora firma un articolo intriso d'odio dal titolo "Perché il ddl Zan è bagliato" in cui

Il ddl Zan Scalfarotto afferma di voler proteggere da violenza e discriminazioni gli appartenenti alla minoranza normalmente identificata come termine di omosessuale, lesbica, bisessuale, e trans, e dichiara di combattere la misoginia. Per quanto riguarda la misoginia sono contenta che qualcuno voglia combatterla. La misoginia più oscena è la cosiddetta gravidanza per altri: sbandierata come diritto in tutti i Pride e in tutti i circoli LGBT, la misoginia è imporre maschi che affermano di sentirsi femmine a noi donne: noi siamo donne, la nostra potenza ancestrale crea la vita e non si spaventa davanti al dolore, e noi abbiamo il diritto di affermare che solo le donne sono donne e che è misoginia negarlo.

Insomma, la sua teoria è che il suo valore sia identificabile nella produttività della sua vagina, asserendo che lei si sente offesa dalla mancata discriminazione delle donne che a lei non piacciono in quanto inutili a produrre bambini. Ed è così che inizia a sire che i gay e le lesbiche non sarebbero discriminati perché non esistono leggi che li puniscano come avveniva nella Germania di Hitler. Peccato che l'assenza di leggi contro i gay non impedica agli adolescenti di essere vittima di bullismo, nonostante il suo negazionismo ideologico:

Nella nostra Costituzione nei nostri codici penali o civili queste minoranze non sono nominate, il che dimostra che dal punto di vista legale non c’è verso di loro alcuna discriminazione. Se ci sono aggressioni e violenze verso persone appartenenti a questa minoranza, è evidente che il colpevole sarà perseguito per legge con in più l’ovvia aggravante dei futili motivi. Non c’è alcuna necessità di tutelare in maniera particolare alcune persone, e questo tipo particolare di tutela sarà una catastrofe assoluta per tutti.

Peccato che la Legge Reale-Mancino protegga gruppi religiosi e minoranze etniche da trent'anni, ma lei non si sia mai detta privilegiata nelle tutele di cui godeva a piene mani in base al suo definirsi opinabilmente "cristiana" nonostante ogni suo gesto paia lasciar intendere il contrario. Ed è così che la signora inizia a dire che i gay sono pochi, che non sarebbero discriminati e che i veri discriminati sarebbero i cristiani:

Le persone con orientamento sessuale o identità sessuale particolare costituiscono nel loro insieme il 2% popolazione, quindi sono una minoranza molto piccola. I fan di questa legge affermano, e affermano il falso, che le persone appartenenti a queste minoranze sono particolarmente discriminate. Questo è completamente falso. Non è necessario avere grandissime capacità statistiche per rendersene conto. Quanti sono stati circoli LGBT bruciati o vandalizzati negli ultimi anni in Europa? Neanche uno. Quante sono state le chiese bruciate? Innumerevoli. La mia spassionata impressione e chi è sotto attacco siano le Chiese. Quanti sono stati gli ebrei assassinati in quanto ebrei? Quanti sono stati gli ebrei assassinati all’interno di supermercati o musei ebraici? Innumerevoli Quanti sono stati gli attivisti LGBT sgozzati all’interno del loro circolo? Nessuno. C’è stato un sacerdote sgozzato nella sua chiesa? Sì, e altri sacerdoti cristiani sono stati assassinati. Sono stati commessi atti di violenza dentro sedi di associazioni LGBT? Mai. Sono stati commessi atti di violenza grave fino all’assassinio dentro chiese? Sì. A qualcuno è stato rifiutata una carica politica in quanto gay? Mai. A qualcuno è stata rifiutata una carica politica in quanto cattolico? Sì Buttiglione. A qualche medico è stata rimproverato il comportamento omoerotico da un ordine dei medici? No, mai. Quanti sono gli psicologhi cui è stato impedito di lavorare in quanto gay? Nessuno e fa ridere anche la sola ipotesi.

A far ridere, però, è una signora che paragona la situazione dei gay italiani a quelle delle minoranze di altri Paesi. Perché in Italia non ci sono preti uccisi, così come non risulta siano molti i cattolici che sono stati gettati dai tetti dei palazzi in quanto cattolici. Insomma, la frenesia della creazione di false contrapposizioni che tanto eccita gli jihadisti dell'ideologia populista paiono quanto mai surreali se si prendono realtà diverse.

A quel punto la signora inizia a raccontare che i poveri cattolici sarebbero perseguitati dai gay, tutando fuori quel suo amichetto Gobbi che diceva che l'omosessualità era una malattia. Ma è modificando le sue parole che la fondamentalista usa il suo cadavere per affermare:

Quanti sono stati gli psicologi che hanno rischiato l’espulsione dall’Ordine dei Medici per aver osato affermare che un bambino deve avere un padre e una madre e che il padre e la madre non sono intercambiabili, contrastando i dettami della lobby LGBT? I compianti Giancarlo Ricci e Gilberto Gobbi, carissimi amici e giganti del pensiero sono i primi due che mi vengono in mente.

Sempre facendo polemiche sterili e gratuite, la signora inizia a dire che un decalogo scritto per i giornalisti al fine di non commettere errori nel parlare di una minoranza sarebbe un'offesa a quei "cristiani" che ogni giornalista sa bene come non offendere:

Esiste un decalogo che i giornalisti devono rispettare per non “offendere” il cristianesimo, o l’ebraismo, o la famiglia? Non diciamo idiozie. Esiste un decalogo LGBT che i giornalisti devono rispettare per non essere ripresi dal loro ordine? Esiste eccome e uno dei comandamenti vieta di affermare che un bambino ha bisogno di padre e madre.
Avrebbe mai potuto un non gay scrivere la frase di Mario Mieli, noi sedurremmo i vostri figli, senza finire in galera per apologia di reato, abuso su minore? Avrebbero mai potuto dei non gay intitolare un circolo a un signore che dichiarava la sua volontai di creare un NOI, per sedurre i bambini e che mangiava gli escrementi suoi e del suo cane?

Il riferimento è alle sua accuse contro il Mario Mieli di Roma, per le quali la signora è attualmente sotto processo per diffamazione aggravata. D'altronde la signora pare incapace di comprendere i Vangeli, figuriamoci se riesce a comprendere il senso di un testo senza pensare a come estrapolare poche frasi per lanciare patetiche accuse di pedofilia.

Inizia così la sua aggressione alla comunità gay, sostenendo che le sue teorie sul numeri di gay non giustificherebbe la rappresentanza gay:

Le persone a orientamento omoerotico sono circa il 2 % della popolazione, e sono largamente rappresentate, ben oltre il 2 %, negli ambiti più ambiti, politica, spettacolo, moda dove sono rappresentati ben oltre il 2 %, situazione bizzarra per dei perseguitati.

Si passa così al consueto abuso della religione per usare il nome di Dio per lanciare accuse false contro i pride, diffamando i partecipanti e raccontando menzogne a quei fondamentalisti di estrema destra che la finanziano per il suo odio:

I Pride offendono pesantemente la religione cattolica, con un odio e una violenza bestiali: le minoranze veramente perseguitate non prendono a calci la religione della maggioranza. Anzi. Dato che i Pride sono finanziati con denaro pubblico, situazione bizzarra per dei perseguitati, le pesantissime offese alla religione cattolica sono una violazione della Costituzione che garantisce la libertà religiosa: se uno stato finanzia le ingiurie alla mia religione, la mia libertà religiosa è calpestata.

Dopo la lunga valanga di odio, la signora inizia a dire che i gay non dovrebbero volere protezione dalle violenze. Ed ovviamente lei chiama i gay come "persone a comportamento omoerotico" dato che lei sostiene che l'omosessualità non esista e che si tratterebbe di un "comportamento" che lei giura possa essere "curato":

I danni più gravi sono fatti alle persone a comportamento omoerotico. Si tratta di un comportamento. Il DDL Zan lo equipara a una maniera di essere genetica e irreversibile, due tragiche menzogne, che inchioderanno migliaia di persone a una situazione transitoria venduta come irreversibile. Tutte le statistiche sull’enorme aumento di malattie sessualmente trasmissibili e malattie proctologiche nei maschi a comportamento omoerotico passivo saranno censurate in quanto qualcuno potrebbe sentirsene offeso, come sarà censurata l’informazione che un cambiamento è possibile.

In altre parole, lei vuole andare in giro a dire che i gay porterebbe l'HIV come se fossimo ancora negli anni '70, prima che si iniziasse a capire che quell'asserzione era una stronzata.

Poi, sempre negando come lei goda della Legge Reale-Mancino che non vuole possa essere estasa anche ai gay, inizia a dire che quella norme tratterrebbe i gay come bambini:

Nel DDL Zan è presente una norma che considera le persone offese come in condizione di “particolare vulnerabilità”, con l’estensione dell’art. 90 quater codice di procedura penale. Questo comporta delle conseguenze processuali molto significative, tutte a svantaggio dell’indagato e a vantaggio del denunciante, e sembra un bel regalo alle persone a comportamento omoerotico, in realtà è una trappola mortale che li equipara ai bambini. La particolare vulnerabilità è quella dei bambini, protetta ad esempio nella convenzione di Lanzarote. Vulnerabile e normale non sono sinonimi. Sono tra le persone più odiate di Italia, ricevo spessissimo insulti e maledizioni, di cui non può importarmene di meno. A una mente normale, che sia certa di star facendo la cosa giusta, dell’odio non importa meno di zero. Lo sfidare la disapprovazione altrui è l’elemento fondamentale delle persone libere.

Il problema è che il ddl Zan non parla di disapprovazione, ma di reati d'odio. Se la signora De Mari si trovasse ad essere picchiata a sangue per strada, probabilmente non direbbe che la violenza subita non le interessa perché lei la ritiene un diritto dell'aggressore. Eppure è basando le sue invettive sulle sue menzogne che la fondamentalista insiste nell'offrire la sua falsa testimonianza:

Di questo sono incapaci i vulnerabili. Bene. Prendiamo atto che le persone a comportamento omoerotico secondo Zan sono vulnerabili. Secondo il suo DDL se qualcuno urla loro “Ehi, tu, brutto e cattivo”, la loro psiche si infrange in mille pezzi come una goccia di cristallo che cade a terra. Se questo è falso qualcuno chieda all’onorevole Zan di smettere di calunniare le persone a comportamento omoerotico, perché se fosse vero allora sarebbe inopportuno per queste persone avere funzioni di responsabilità e comando, di insegnare, di essere deputati e senatori, data la facilità con cui si destabilizzano. Normale e vulnerabile non sono sinonimi. O normali o vulnerabili.
Si tratta di persone normali o vulnerabili? La vulnerabilità è una caratteristica dei bambini, non degli adulti nemmeno di quelli a comportamento omoerotico.
Si tratta di persone normali, normalissime. Il termine diverso sbandierato in continuazione è una truffa. Si tratta di persone assolutamente uguali a tutte le altre. Il loro comportamento è diverso, e un comportamento può essere disapprovato e detestato, fa parte dell’ordine delle cose.

Dunque una donna non deve poter chiedere di essere protetta dal marito che la picchia a sangue perché la De Mari dirà che si tra comportando come una bambina? Ed esattamente in quale momento la signora ha deciso che i rati commessi sulla base della natura di una persona dovrebbero essere ritenuti atto di disapprovazione verso quello che lei giura sarebbe un "comportamento"?

Sempre insistendo nella sua arroganza, è basando le sue invettive dall'insulto e sulla menzogna che la fondamentalista incalza:

Qualcuno spieghi all’onorevole Zan che non si fanno leggi contro l’odio: essere una creatura umana include la possibilità di odiare e quella di essere odiati. Buttiglione non se l’è presa quando è stato discriminato. La sua psiche non si è infranta. La mia non si infrange quando mi insultano. Le persone normali sono in grado di fronteggiare l’odio. Solo le personalità isteriche ne sono distrutte.
Un ultima domanda: se passa questo DDL, quante persone prima di assumere una persona a comportamento omoerotico o trans, ci penseranno mille volte e non una? Chi dovrebbe essere l’aspirante suicida che si mette sul posto di lavoro un “vulnerabile”, per avere l’infinita gioia di passare la vita a pesare le sillabe, col costante terrore che l’incauta battuta di un dipendente o un cliente si traduca in una causa micidiale?


Se fosse vero, i cristiani (ma soprattutto quelli che dicono di esserlo senza rendersi conto di non esserlo) non dovrebbero essere assunti dato che da trent'anni godono delle protezioni previste dal ddl Zan, ma solo nel loro caso esiste anche una condanna dell'incitamento all'odio.
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