Tuiach, tra lodi a Pribke e insulti ai gay


Chissà se Jacopo Coghe e Toni Brandi riescono a non provare schifo verso sé stessi in quel loro abusare delle disgrazie altrui per la loro becera propaganda omofoba. Fatto sta che i due fondamentali sono risultati capaci di pubblicare un aberrante articolo intitolato: "Mentre il popolo ha fame, oggi in Aula la sinistra pensa all’omotransfobia".

Se i due integralisti non paiono essersi mai preoccupati di chi ha fame mentre chiedevano di togliere diritti civili ai gay, alle donne e ai malati, significativo è come abbiano fatto eccitare quel consigliere triestino che da mesi giura su Dio che non esisterebbe alcuna pandemia:


A dimostrazione di chi siano i destinatari della propaganda di Provita, Tuiach si affretta anche a raccontare che i giornali leghisti dicono che i bambini piangano alla vista di un militare e che Pribke sarebbe in vero "cristiano" perché rivendicava i suoi genocidi:




Viene da sé che chi fa sembrare dei moderati i terroristi dell'Isis sia il personaggio ideale a cui Brandi e Coghe possono raccontare che i crimini d'odio sarebbero una "libertà di espressione" da garantire a neofascisti e a violenti. E infatti Tuiach si affretta a dichiarate che lui preferisce chi uccide i gay a chi subisce i suoi insulti:


Ed ancora, scrive pure:




Il riferimento è al suo sostenere che tutti i medici d'Italia e del mondo mentano perché non esisterebbe alcuna pandemia e non esisterebbero malati.
1 commento