I populisti minacciano di morte chi si vaccina


Sembra sempre più evidente che Salvini e la Meloni abbiano ormai distrutto l'Italia dopo una lenta e incessante attività di sdoganamento dell'insulto come alternativa alle argomentazioni. E se non ci si sarebbe potuto aspettare altro a fronte di due partiti che fatturano sull'odio e che hanno bisogno di rabbia sociale per incrementare il loro business, ci ritroviamo in uno stato in cui i leghisti e i neofascisti raccontano che i crimini d'odio sarebbero "liberta di espressione" e che la libertà di potersi vaccinate meriterebbe insulti e minacce di morte.
Capita così che Claudia Alivernini, ossia l'infermiera 29enne è stata la prima vaccinata in Italia, è stata aggredita con una valanga di odio e minacce, costringendola a chiudere i suoi profili social per lesa maestà al padano che non indossa la mascherina e che vuole festeggiare al ristorante mentre migliaia di italiani muoiono nelle terapie intensive.
I populisti le hanno augurato di morire, evidentemente vogliosi di poter sostenere che fosse meglio quell'idrossiclorochina che i medici dicono non funzioni ma che Salvini giura nel nome di Bolsobaro che sia efficacissima perché piaceva ad un Trump che però ha poi preferito farsi curare con terapie che aveva vietato ai cittadini perché sgraditi agli evangelici.
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