Il bullismo di Casa Pound contro Iconize
Come al solito, c'è la camerata Ilaria Paoletti dietro all'ennesimo articolo omofobode Il Primato Nazionale. Rabbiosa come suo solito, la neofascista titola: "Il ridicolo teatrino dell’influencer gay Iconize: prima si inventa un’aggressione omofoba, poi ci scherza su".
Rasentando la diffamazione e ricorrendo al più becero bullismo la signora scrive:
Marco Ferrero, in arte Iconize, è un influencer gay noto più di tuto per essersi inventato un’aggressione omofoba mentre in realtà, pare, si sia preso a pattoni con un surgelato. Dopo la figura barbina, sarebbe d’uopo tacere: invece, niente, il disperato protagonismo partorito dai social evidentemente lo affligge, perché si è auto preso in giro su TikTok per il ridicolo finto pestaggio.
La camerata Paoletti inizia così a dire che Iconize «non è né il primo né sarà l’ultimo del mondo Lgbt a inventarsi un’aggressione e far incazzare come bestie i supportes arcobaleno che lo vedono come il fumo negli occhi».
A quel punto, chiosa: «Bravo, Iconize, hai avuto i tuoi 15 minuti di celebrità, adesso scongela i surgelati e fai il minestrone: ricorda che un bel tacer non fu mai scritto».
Se ovviamente è criticabile l'atteggiamento di Iconize, surreale è la violenza con cui i camerati lo aggrediscono sottolineando il suo orientamento sensuale nella speranza di diffamare un intero gruppo sociale.