Il giornaletto di Casa Pound inneggia all'omofobia russa


È sul giornaletto di Casa Pound che tale Lorenzo Berti firma un articolo volto ad elogiare il sessismo e l'omofobia russa, sostenendo che l'odio contro il prossimo sarebbe un "valore tradizionale che piace ai neofascisti. Ed è così che scrive:

La Russia come ultimo baluardo dei valori conservatori. Questa l’immagine emersa da un sondaggio che mette a confronto l’opinione dei cittadini di alcuni dei principali Paesi al mondo (Brasile, Gran Bretagna, Germania, India, Italia, Russia, Stati Uniti, Thailandia e Corea del Sud) riguardo le cosiddette “questioni di genere”. L’indagine è stata svolta dall’istituto di ricerca russo Romir, in collaborazione con il consorzio internazionale GlobalNR, ed è stata pubblicata in questi giorni dal quotidiano russo Kommersant, l’equivalente del nostro Sole 24 Ore.

Peccato che il Sole 24 Ore non abbia mai licenziato il direttore per aver osato pubblicare un'immagine che mostrava insulti rivolti a Putin, così come avvenuto nel caso della loro fonte.

Intitolando il paragrafo "La Russia e tradizionalista" in una lode al sessismo, prosegue:

La prima domanda del sondaggio chiede agli intervistati se sono d’accordo con l’affermazione secondo cui “i ruoli di genere tradizionali per ragazzi e ragazze sono la cosa migliore per la società”. A rispondere in modo nettamente favorevole sono cinesi (82%), russi (71%) e indiani (69%). Tutte nazioni ancora fortemente legale ai loro valori tradizionali. I paesi con la maggior percentuale di persone in disaccordo, ovvero che non ritengono importante una distinzione di ruoli tra ragazzi e ragazze, sono la Germania (24%) e la Corea del Sud (16%). L’Italia si posiziona nel mezzo con una percentuale del 43%.
Per quanto riguarda l’analisi del dato interno alla Russia, sono le donne ad essere maggiormente d’accordo (73%) rispetto agli uomini (68%), alla faccia della retorica femminista, e le persone con istruzione superiore (76%) rispetto a quelle meno istruite (63%), sfatando un altro tabu sulla maggiore adesione ai valori tradizionali da parte delle persone meno colte.

Non si capisce che "complottone" voglia sfatare il redattore del giornale neofascista, dato che non è detto che una donna che è stata educata alla sottomissione sia capace di ribellarsi alla società, così come non è detto che basti un foglio di carta per essere intelligenti. Ma la beffa prosegue quando il giornale dei neofascisti pare esaltarsi all'idea di come i loro amato Russi detestino l'esistenza di interi gruppi sociali:

La seconda domanda riguarda l’atteggiamento nei confronti dei transessuali. Il 43% dei russi si ritiene addirittura “offeso dalla loro stessa esistenza”. Percentuale nettamente più alta rispetto agli altri paesi, soprattutto agli Stati Uniti, i più LGBT-friendly, dove solo il 10% degli intervistati ha espresso contrarietà. Risultato simile anche per il terzo quesito, nel quale viene chiesto un parare sui matrimoni tra coppie dello stesso sesso. Solo il 13% di chi ha risposto dalla Russia è favorevole a concedere questo diritto agli omosessuali, percentuale che sale al 59% negli Usa, al 69% in Germania e addirittura al 70% in Gran Bretagna. Infine l’ultima domanda del sondaggio è relativa alla parità di genere lavorativa e chiede se “le donne dovrebbero essere più presenti in posizioni dirigenziali nel mondo del lavoro”. Ad essere d’accordo sono l’80% degli indiani, il 63% di americani e solo il 33% dei russi.

Quindi ne emerge che i russi sono misogini, così come appare aberrante che il signorino Lorenzo Berti parli dei diritti civili come di una "concessione" da parte di chi già ne gode a piene mani. Ma secondo il giornaletto di Casa Pound, il pretendere che le donne stiano in cucina e il coltivare odio contro interi gruppi sociali sarebbe "un valore":

“L’immagine della Russia mostrata in questo studio è un risultato del tutto prevedibile dato che negli ultimi 15 anni lo Stato ha promosso attivamente i valori tradizionali conservatori – commenta l’avvocato femminista Davtyan – Nell’arena internazionale la Russia sta cercando di apparire come l’ultima nazione europea legata ai valori e ad una visione del mondo conservatrice. Questo è il motivo per cui non abbiamo leggi progressiste”.

Come no? A dire che la sottomissione femminile sarebbe un "valore" sarebbe una "femminista". E noi dovremmo credergli...
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