Lega e Fratelli d'Italia solidarizzano con i picchiatori fascisti di Casapound arrestati a Firenze

Elena Donazzan, esponente di Fratelli d'Italia e assessora al lavoro di Regione Veneto, ha pubblicato su Facebook un imbarazzante post per esprimere solidarietà agli esponenti di CasaPound e di Blocco Studentesco che sono stati arrestati per l'irruzione in un istituto scolastico di Firenze e per aver strattonato insegnanti e preside.
Prima di lei, ad esprimere solidarietà era stato anche il senatore leghista William De Vecchis, il quale aveva scomodato persino i "diritti umani" rivendicando il suo sostenere che un fascista debba poter picchiare chi vuole.

Dinnanzi a tre ragazzi accusati del reato di violenza in corpo amministrativo, per il quale rischiano fino a 15 anni di carcere, Lega e Fratelli d'Italia dicono che saremmo «in dittatura» perché si arresta chi delinque al posto di quel loro Salvini che mandava la Digos a far arrestare chi esprimeva dissenso in modo pacifico. E la Donazzan se l'è presa anche con Facebook, sostenendo che non avrebbe dovuto poter censurare la sua esplicita solidarietà ai picchiatori:

Ho solamente espresso la solidarietà a questi ragazzi, arrestati per un volantinaggio in una scuola contro l'attuale governo. Una manifestazione repressa con una pesante limitazione della libertà personale a carico di studenti senza precedenti penali, e con l'apparente motivazione dell'adesione ad un orientamento politico. Il problema è che non c'è giustizia se si arrestano dei ragazzi per le loro idee, e non c'è libertà se si permette a qualcuno di decidere cosa è giusto pubblicare e cosa no. [...] La verità è che stiamo vivendo un clima da dittatura. Non accetto che un algoritmo o non meglio identificati moderatori di un ente privato, nascondendosi dietro generici standard della community decidano cosa un esponente politico ed un cittadino possono o non possono dire e a chi possono esprimere la propria solidarietà. [Per questo] ho dato mandato di scrivere a Facebook, perché esigo che siano eliminate le limitazioni alla pagina social ed il post sia ripristinato. Se ciò non accadrà valuterò di adire le vie legali per tutelare la mia libertà di pensiero e di espressione.

Intanto il Il Gip, Angelo Antonio Pezzuti, ha rigettato l’istanza di revoca presentata dai legali dei ragazzi, confermando in toto l’impianto dell’ordinanza che aveva stabilito gli arresti domiciliari e non riscontrando “nessuna circostanza nuova intervenuta a modificare o attenuare le esigenze di tutela”.


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