L'Ungheria di Orban ha censurato la notizia dell'orgia gay a cui ha partecipato l'omofobo Joszef Szajer

Nell'Ungheria che tanto piace a Matteo salvinie Giorgia Meloni, il presidente populista Viktor Orban ha preteso che i media censurassero la notizia di quel suo collaboratore che lo ha aiutato a scrivere leggi anti-gay mentre poi mollava la moglie e i figli a casa per organizzare orge gay a base di sesso e droga nella noncuranza delle leggi per il contrasto alla pandemia.
Visto che Jozsef Szajer era uno tra i volti più conosciuti dei fondamentalisti che dicono di coler "difendere" la cosiddetta "famiglia tradizionali" attraverso leggi che tolgano diritti a qualunque famiglia non si fondi su una penetrazione vaginale, i giornali ungheresi hanno nascosto la notizia e hanno negato al popolo il diritto di essere informato sulle attività di quel loro europarlamentare omofobo. Non solo, Orban ha persino parlato addirittura di un "complotto" che dice sarebbe stato ordito dai servizi segreti tedeschi per colpire il governo ungherese.
I fatti ci raccontano che il 59enne Szajer si fosse imbucato al festino, dove si consumava droga e alcool mentre ci si intratteneva in rapporti sessuali e tutti erano nudo. All'arrivo della polizia, Szajer è scappato dalla finestra e si è calato lungo una grondaia. Fermato da alcuni agenti, nel suo zainetto trovano viene ritrovato dell'ecstasy. A quel punto l'ungherese ha tirato fuori fuori il tesserino da europarlamentare ed ha invocato l’immunità. E mentre lui se la spassava con altri 25 uomini, sua moglie Tunde Hando, giudice della Corte costituzionale nonché madre di suo figlio, era a casa ad attenderlo. E chissà cosa dirà di quel marito omofobo che ama le orge di soli maschi.
In Italia, anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono curiosamente rimasti in silenzio, nonostante la loro propensione a vomitare odio contro chiunque non sia ungherese e non sia dimostrazione dell'ipocrisia populista.


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