Parte il Cashback di Stato, ma l'app non funziona
Se già è discutibile che lo stato voglia mettere in palio i soldi dei cittadini per destinarli a chi darà loro i propri riferimenti economici e si potrà permettere di spendere migliaia di euro, surreale è che si debba passare da un'app che non fa altro che restituire errori. Ciò significa che alcuni cittadini saranno esclusi dalle pari opportunità sulla base di disservizi tecnici.
E se i gestori dell'app si difendano dicendo che i malfunzionamenti dipenderebbero dai troppi accessi, forse non si sarebbero potuti aspettare null'altro dato che il rilascio delle funzionalità legate al Cashback di Stato sono state rilasciate solo a poche ore dall'inizio dell'iniziativa.
Ed è così che lo stato si propone alla sua utenza attraverso un'app che nega un diritto e restituisce solo messaggi come: “Non siamo riusciti a recuperare la tua carta PagoBancomat”, “si è verificato un errore temporaneo nel salvataggio di questa carta”, “non è stato possibile caricare i tuoi metodi di pagamento, riprova per piacere”, “ooops, qualcosa è andato storto! Probabilmente è un errore momentaneo, riprova per piacere”. E tutto questo dopo aver preteso che i cittadini si munissero di uno Spid e di uno smartphone, trasformando l'iniziativa in una vera e propria gara ad ostacoli.
E dopo una giornata di disservizi, i gestori dell'app hanno rilasciato un un aggiornamento che si limita a includere messaggi per informare che il servizio non funziona e che non si potranno registrare le modalità di pagamento con cui domani si faranno acquisti (i quali evidentemente non verranno conteggiati nonostante il conteggio sarà ufficialmente iniziato):
Per chi poi riuscisse ad attivare il servizio dopo innumerevoli tentativi, un messaggio informa che le transazioni effettuate durante la giornata non verranno conteggiate e che il cittadino verrà penalizzato:
Nel mentre, c'è chi invita a usare app come Satispay e Hype, perché in quel caso non serve alcuno Spid e la loro app funziona al contrario di quella del governo. Peccato significhi che un cittadino dovrebbe stipulare un contratto con società private per ovviare alle incapacità tecniche dello stato con lo scopo di accedere ad un loro diritto.