Preti pedofili ad Imola. La diocesi vuole raccogliere le segnalazioni al posto di invitare a denunciarli alle autorità
Ad Imola, il vescovo Giovanni Mosciatti vuole istituire uno sportello della diocesi che accolga le denunce di preti pedofili. Peccato che non sia chiaro perché la diocesi voglia che la gente si rivolga a loro e denunci i fatti ai vertici dell'organizzazione nella quale si sono compiuti gli abusi anziché rivolgersi alle autorità.
In passato, i casi di preti pedofili gestiti dalle diocesi si sono spesso conclusi con banali trasferimenti o con semplici ammonizioni, come nel caso di quel prete pedofilo che è stato riconosciuto colpevole di violenze ma poi sedeva nella fila delle autorità al congresso anti-gay con Adinolfi patrocinato da Regione Lombardia. E d'altronde non potrebbe esserci un epilogo serio, dato che solo un giudice ha l'autorità di condannare qualcuno per i reati commessi.