Quei media che fomentano paure contro i vaccini
Quasi non bastasse l'isteria promossa dai giornaletti populisti, così attivi nel promuovere paure irrazionali da far temere vogliano sabotare contrasto alla pandemia in ode a quel loro padano che non indossa la mascherina e che voleva andare al ristorante mentre la gente moriva nelle terapie intensive, anche l'AGI si è messa a diffondere notizie false:
Anche senza domandarsi se sia stato l'El Pais a modificare la notizia o se siano stati i nostri giornalisti a non tradurla correttamente, resta pare difficile comprendere quale sarebbe stata la notizia anche se i fatti fossero veri, dato che è ovvio che un vaccino non avrebbe mai effetto in 24 ore.
Nel caso specifico, è noto che il vaccino anti-covid abbia bisogno di 10-14 giorni prima di garantire una prima efficacia al 50% e che serva un richiamo per portare la percentuale di efficacia al 95%, quindi che senso avrebbe scrivere titoli simili se non quello di voler spaventare chi non si documenta?
Intanto Salvini continua a fomentare odio, arrivando a parlare di «liste di proscrizione» davanti ai registri che terrebbero traccia di chi si è fatto fascinare esattamente come avviene per qualunque altro vaccino, dato che sul libretto sanitario viene registrato tutto. Insomma, ancora una volta ci troviamo con la destra che invitava a non mettere le mascherine pronta a sabotare l'Italia attraverso una campagna di disinformazione incentrata sul loro voler far leva sui sentimenti di pancia e non su quelli della ragione.
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