Rinnovato il direttivo di Arcigay Torino: Serena Graneri è la nuova Presidente
Il 5 dicembre 2020 si è svolto il Congresso di Arcigay Torino, in modalità online nel rispetto dell'attuale DPCM. Il Congresso quale momento di forte partecipazione democratica ha votato il rinnovo delle cariche statutarie dell’associazione.
Tra le istituzioni e le realtà associative presenti, hanno portato un saluto Marco Alessandro Giusta, Assessore ai Diritti della Città di Torino, Luca Deri, Presidente della Circoscrizione 7, Gabriele Piazzoni, Segretario Generale di Arcigay, Gigi Malaroda, Presidente del Maurice GLBTQ, Elisabetta Solazzi, Presidente di Arcigay Cuneo, Mirko Pace, Segretario di Arcigay Palermo, Cecilia Guiglia, Presidente della Fondazione di Comunità Porta Palazzo, Andrea Polacchi, Presidente Arci Torino e Lorenza Milardi, Presidente UDU Torino.
È stato votato il documento programmatico che prevede Serena Graneri nel ruolo di Presidente, Sara Bertolino nel ruolo di Vicepresidente, Martina Cappai Bonanni nel ruolo di Segretaria, Francesco Tinivella nel ruolo di Tesoriere, Tosca Cellini, Lara Vodani e Mauro Gottero quali componenti del Direttivo.
"In questo periodo storico che ci vede affrontare una situazione emergenziale, la vitalità dell'associazionismo è fondamentale per la nostra società" dichiara Graneri. "Il rinnovo delle cariche statutarie si inserisce all'interno di un percorso politico di Arcigay Torino che attraverso il suo lavoro sul territorio insieme alla rete di CasArcobaleno, è sicuramente di centrale importanza per la comunità LGBTQI" conclude Graneri.
Il documento programmatico, redatto collettivamente a seguito degli Stati Generali dell’associazione dello scorso ottobre, contiene le strategie e gli indirizzi dei prossimi tre anni di mandato del Direttivo. Le quattro aree in cui l’associazione intervenire si dividono in: reti e spazi, partendo dalla cura di CasArcobaleno quale sede associativa, passando dal Pride fino ad approdare alle relazioni con le istituzioni regionali, cittadine e territoriali; posizionamento politico, attraverso la presa di posizione pubblica sia sulla discussione delle leggi che riguardano le persone LGBTQIA+, dando la giusta luce alle molte sfaccettature identitarie presenti nell’acronimo, fino a supportare la resistenza politica sui temi dell’aborto, sulla revisione della legge 164 sulla rettifica anagrafica per le persone transgender, sulla tutela delle e dei sexworker, sul tema della sessualità, del lavoro e del welfare; cultura e aggregazione, mantenendo in vita e agevolando una la cooperazione tra spazi che generano cultura e incontri; servizi e temi da monitorare, partendo da una implementazione dei servizi già offerti monitorando costantemente lo stato di salute psico-fisico sia dell’utenza sia delle volontarie e dei volontari.