Roma. Ridipinte la panchine arcobaleno vandalizzate dall'estrema destra
A Roma, le panchine arcobaleno di piazza Gimma erano state inaugurate il 23 novembre, salvo poi essere vandalizzate già il 29 novembre. E se tanto non bastasse, i vandali avevano insultato il tricolore usandolo come simbolo d'odio contro la tolleranza.
Alcuni volontari hanno voluto rimediare al danno, ripristinando i colori delle panchine e sottolineando che:
Loro sono venuti di notte, noi siamo qui di giorno, alla luce. Chi ama la libertà e l’eguaglianza ha il coraggio di essere presente con il proprio corpo e la propria voce nello spazio pubblico, e di fare della propria identità uno strumento di costruzione di relazioni politiche. Queste panchine sono un segno tangibile di presenza nello spazio pubblico, a cui si accompagna un più ampio percorso di formazione e sensibilizzazione. Molte e molti, prima di me, hanno sottolineato la gravità della strumentalizzazione della bandiera tricolore. Voglio dire anche io qualche parola su questo. La bandiera è nella Costituzione, all’articolo 12. Questo significa che senza Costituzione non c’è tricolore; che senza libertà non c’è tricolore; che senza eguaglianza e senza rispetto per le diversità non c’è tricolore. Prima ancora di diventare un simbolo di liberazione, il tricolore è stato e continua a essere simbolo di unione. Unione tra diversi. Per questo è vergognoso che qualcuno cerchi di usarlo come privilegio di una parte, come strumento di divisione. Che lo usi per tracciare una linea di separazione tra chi è parte della comunità repubblicana, e chi deve esserne lasciato fuori. Anche per questo è importante richiamare anche qui, oggi, la battaglia per l’approvazione della legge Zan. Perché al cuore della battaglia sulla legge c’è proprio questo punto: al di là dei suoi contenuti giuridici, delle concrete misure di tutela, sulla legge Zan ci si contrappone perché c’è chi non vuole che venga scritto nero su bianco, in una legge dello Stato, che orientamento sessuale e identità di genere sono dimensioni della personalità con pari dignità sociale rispetto a tutte le altre. Questo è il punto, e per questo siamo qui oggi: per ribadire invece che la comunità politica si costruisce ogni giorno mettendo in relazione identità diverse e molteplici. Grazie ancora, e ovviamente se torneranno a imbrattarle torneremo a dipingerle!