Sabino Paciolla: «Curare i gay è libertà di parola»
Il fondamentalista Sabino Paciolla esulta all'idea di un tribunale che vuole permettere a dei genitori omofobi di poter torturare i propri figli se non ritenuti conformi ai loro desideri. Sul suo blog, scrive:
Una bella notizia, la corte federale di na città della Florida ha fatto la cosa giusta nel revocare il divieto di terapia di conversione per le persone con attrazione per lo stesso sesso.
Promuovendo quelle violenze prive di ogni scientificità, Paciolla ne parla così:
La città di Boca Raton e la contea di Palm Beach, su richiesta di alcuni gruppi di attivisti e società professionali, avevano approvato un’ordinanza che vietava la “terapia di conversione” o la “terapia riparativa” o, per usare un termine più neutrale, “sforzi di cambiamento dell'orientamento sessuale” (cioè era vietato che terapeuti aiutassero omosessuali che a loro si erano rivolti per eliminare o ridurre l'attrazione sessuale per lo stesso sesso, ndr).
In realtà, si tratta di "terapie" che cercano di incutere odio verso sé stessi per spingere le vittime a negare la propria natura. Sostenere che la natura possa essere «eliminata» perché non piace a Pillon è pura follia. Eppure lui scrive:
Ma perché mai un governo cittadino dovrebbe vietare una particolare pratica terapeutica? Perché un gruppo di attivisti vorrebbe che vietassero i discorsi privati?
I sostenitori della rivoluzione sessuale sono convinti che l'orientamento sessuale sia un tratto innato, immutabile, paragonabile alla razza. Se i gruppi di attivisti riescono a convincere la giustizia che essere gay è come essere neri, allora l'intera struttura legale relativa all'antidiscriminazione può essere usata per trattare le autodefinite “minoranze sessuali” come una classe legalmente protetta. Questo è il motivo per cui l'affermazione che le persone non hanno alcuna scelta significativa sul loro orientamento sessuale è così importante dal punto di vista politico. Questi gruppi ideologici non solo sostengono che il cambiamento è impossibile. Si spingono fino ad affermare che cercare di cambiare l'orientamento sessuale sarà molto dannoso.
Insomma, spillare soldi per promettere inesistenti "cure" agli intolleranti sarebbe un fatto privato, anche se poi le vittime rischianno di essere spinti al suicidio. Ed è li che Paciolla nega l'ovvio appellandosi al pregiudizio.
L'articolo passa così a sostenere che i gay deciderebbero di essere gay e che i neri siano offesi day gay che non si vogliono far "curare":
Ecco il problema: semplicemente non è vero che l’orientamento sessuale è un tratto immutabile. Non esiste un “gene gay”. Essere gay non è per nulla come essere nero.
Gli afroamericani sanno bene che questo è vero. La razza di una persona è immediatamente evidente. L’orientamento sessuale di una persona può non esserlo. I pensieri, i sentimenti e i comportamenti coperti sotto il termine ombrello “orientamento sessuale” includono molti elementi che vengono scelti. Il colore della pelle non viene scelto in alcun modo. Infatti, molti afroamericani sono profondamente offesi da questo impadronirsi dell’autorità morale del loro movimento per i diritti civili.
Prova così a sostenere che promettere inesistenti "cure" dell'omosessualità o imporre fantomatiche "terapie" dannose per le vittime sarebbe "libertà di parola":
[...] i divieti di [praticare la terapia] sono divieti di [espressione di] parola. Dopo tutto, il terapeuta sta semplicemente parlando con il paziente dei suoi problemi. Proibire la parola è un’attività pericolosa.
Poi, però, Paciolla vuole vietare l'autodeterminazione dei malati terminali e chiede leggi che vietino il diritto di scelta delle donne. In quel caso non dice che sia una decisione tra medico e paziente, in quell'ipocrisia di chi vuole vietare i diritti altrui mentre sbraita che lui vuole poter far del male agli adolescenti che odia.
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