Salvini e la bufala del "medico sgozzato dagli africani" che in realtà è morto suicida
Avete presente il ginecologo "sgozzato dagli africani" a Milano? Ebbene, quella storiella si è rivelata l'ennesima bufala razzista inventata da quelli che vogliono andare a messa a mezzanotte. E non solo non c'erano africani, ma neppure c'era un delitto: Ansaldi si è suicidato.
Eppure i giornali di destra si erano affannati nello spergiurare che fosse colpa di due "africani" e che si dovesse attribuire la "colpa" del falso omicidio a chi non sequestra esseri umani come Salvini o non chiede navi da guerra pronte a sparare contro chi oserà salvare i naufraghi dalle acque del Mediterraneo:
Il Giornale si era anche lanciato in un'invettiva volta a chiedere azioni punitive su base etnica contro chiunque non fosse di "pura razza padana", come quel loro "capitano" che si è subito affrettato a rilanciare quella fake-news:
Immancabili erano partite le invettive di tutti gli altri politici che campano sulla xenofoba. L'assenteista padano corso a dichiarare: “Solo vergogna per Conte e un governo che hanno appena cancellato i decreti sicurezza, riaprendo porti, portoni e portafogli a tutti”. Daniela Santanché di Frantelli d'Italia ha rincarato: “Un ginecologo viene sgozzato (SGOZZATO capite?!?) da due nordafricani a Milano. Espulsioni, tolleranza zero e pene certe. Non tolleriamo, non tollereremo mai!”. Ed Il Primato Nazionale edito da Casa Pound ha titolato a tutta pagina: “La Milano multietnica che tanto piace a Sala e alla sinistra”.
Ovviamente anche gli account ufficiali della Lega si sono affrettati a raccontare la bufale, raccogliendo decine di insulti alla Boldrini dato che Salcini dice che la si debba bullizzare per vantarsi del suo essere indagato proprio per la violenza perpetrata contro la senatrice:
Ovviamente gli insulti proseguono, con centinaia di invettive xenofobe e discorsi d'odio, come prassi di un Salvini che campa sulla rabbia e che infarcisce le sue pagine di materiale volto unicamente ad accostare insistentemente i migranti alla criminalità
Nonostante si sia scoperto che quella storiella xenofoba è falsa, nessuno ha fatto marcia indietro: titoli, tweet e accuse sono ancora lì sulle bacheche e sulle homepage dei siti populisti, utile a usare un corpo ancora caldo per cercare di seminare odio e rabbia sociale. Ma anche se rettificassero, il messaggio xenofobo è già passato e si può anche scommettere che schiere di leghisti ne spergiureranno la veridicità mentre inveiranno contro interi gruppi etnici.