La vomitevole transfobia dei bandierini populisti che dicono di essere "cristiani"

La signora Isabella sostiene pubblicamente e con orgoglio che suo essere donna derivi unicamente dal suo pisciare seduta. Dicendosi una "cristiana perseguitata" come la Meloni, pare villipendiare il Tricolore nel suo affiancare la nostra bandiera a quella sua disgustosa serie serie di efferati insulti trandofobici basti su una notizia che peraltro manco è vera, ma evidentemente il populista non va oltre al titolo e interpreta a casaccio quello che trova scritto in inglese. Tanto poi Pillon dirà che l'omotransfobia non esiste e Salvini gli ha insegnato che l'insulto può sostituire la mancanza di argomentazioni dato che l'obiettivo è quello di odiare nel nome di Gesù.
Attraendo il solito branco di parsone bramose di poter dare fiato al loro odio, è un manipolo di bandierini sedicenti "cristiani" a spiegarci spiegano che le donne vanno scelte sulla base della loro scopabilità e non delle loro capacità, dato che le ministre servirebbero solo come oggetti sessuali da stuprare la moglie è a casa con i figli. Si dicono anche certi che il loro Trump avrebbe fatto così.

Tra sessismo, misoginia, transfobia e offese, li troviamo su Twitter a scrivere:


Sempre usando simboli religiosi come lasciapassare al loro odio, è citando le teorie sul "gender" del fondamentalismo organizzato che troviamo anche chi scrive:


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