Trieste. Il consigliere Fabio Tuiach accusa Gayburg di «satanismo» e invita ad uccidere i gay

È ricorrendo alla più becera diffamazione che il consigliere triestino Fabio Tuiach dichiara pubblicante che noi di Gayburg saremmo dei «satanisti». Sarà divertente vedere come spiegherà ai giudici questa sua asserzione, sperando che almeno questa volta sua moglie non torni a tentare di usare il figlio disabile come pretesto per piagnucolare che lei resterebbe senza soldi per la prole qualora suo marito dovesse risarcire le sue vittime.
Dichiarandosi «fortemente cattolico» nonostante quell'asserzione abbia il tanfo del reato penale di offesa al sentimento religioso visto il suo andare in giro a dire che Hitler sarebbe uno tra i migliori "cristiani" mai esistiti, è con la sua consueta violenza che il camerata scrive:


Se pare assurdo dover argomentare la risposta ad un post in cui un rappresentante delle istituzioni parla di gay etichettandoli con termini altamente omofobi ed offensivi quasi si eccitasse a mostrarsi come un violento che disprezza interi gruppi sociali, è tragicomico ci accusi di aver riportato in modo «fuorviante» i fatti dopo aver ribadire il suo sostenere che Dio voglia vedere violenti di estrema destra che se ne vanno in giro ad uccidere la gente. E forse il suo solo sostenere che sarebbe «sicuramente giusto» uccidere qualcuno nel nome di Dio basta comprendere l'aberrante tenore della sua squallida eresia.
Pare inutile anche provare a spiegargli che i terroristi dell'Isis uccidono i gay, ma che questo non ha nulla a che vedere con la violenza di genere dato che è un altro tema. Magari lui sta solo ripetendo a casaccio le parole che ha sentito dire da quel prete scomunicato da cui dice di essersi fatto indottrinare al culto del Duce, ma un consigliere comunale che pare ignorare il senso delle parole è alquanto imbarazzante. E non va meglio nel suo offrire i suoi servigi a satana dichiarando che i rifugiati fingerebbero di essere gay, evidentemente parlando sulla base della propaganda senza neppure conoscere come funzionino le udienze per la richiesta di asilo politico.

Riguardo al suo sostenere che lui avrebbe «solo ricordato che per la sharia c'è la pena di morte per i fr*ci», il camerata pare essersi dimenticato del resto della frase: diceva che quella fosse un'usanza che ci sarebbe stata anche da noi e invitava a introdurre analoghe discriminazioni con lo scopo di rendere l'Italia un paese peggiore di quello da cui sfuggono quelle vittime che lui dice dovrebbero crepare nel suo disinteresse:


Ma d'altronde pare inutile cercare spiegazioni davanti ad un bullo che defeca sui valori della nostra Costituzione mentre si intasca uno stipendio pubblico. E ci sarà un motivo se persino la Lega e Forza Nuova l'hanno sbattuto fuori dai loro partiti perché imbarazzati da lui.


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