Adinolfi scimmiotta Trump nel falsificare i dati del voto per inventarsi fantasiosi risultati
Omettendo che in quel caso ci furono 161 voti contrari, il fondamentalista Mario Adinolfi si è inventato un paragone campato in aria che pare dimostrare a quale infimo livello di degrado culturale e morale si sia ridotto il "giornalismo" italiano. Forse intenzionato a fomentare quella rabbia sociale su cui lui basa il suo fatturato, scrive:
Pare imbarazzante il suo pretendere che Mattarella contravvenga al volere del Senato pur di lasciare il Paese senza governo nel bel mezzo di un'emergenza sanitaria, peraltro in nome delle sue fake-news. Il signor Adinolfi omette infatti di spiegare3 che nel 2008 Prodi cadde con con 161 voti di sfiducia, 153 voti a favore e un astenuto, mentre oggi Conte ha ottenuto 156 voti a favore, 140 voti contrari e 16 astenuti.
Tra i commenti, la signorina che si vantava con Adinolfi del suo molestare le famiglie gay ipotizza che alle elezioni Adinolfi dovrà ottenere la maggioranza dei voti per avere Adinolfi premier:
Dal canto suo, Adinolfi è impegnato anche nell'insultare e nel lanciare accuse contro Renzi, Anche qui, pare che il fondamentalista che ha trovato un'Eldorado nella destra intollerante speri che i suoi seguaci si siano dimenticati di come lui fu promotore e sostenitore di Renzi alle primarie del Pd, spendendosi in suo favore:
Insomma, il tizio che nessuno vota gioca a dare lezioni di come si possa far politica. D'altronde lui ha fallito con il suo primo partito, col la sua proposta di legalizzazione del gioco d'azzardo, con il suo fallimentare giornaletto sul Poker, con il suo dimenticato disco musicale, con la sua trasmissioncina radiofonica snobbata da tutti e come opinionista che fu licenziato persino da Barbara D'Urso.