Così i populisti usano la "rana bollita" per sdoganare l'odio
Dato che il senatore leghista Simone Pillon si diletta a sostenere pubblicamente che i reati d'odio sarebbero "libertà di espressione" e che la propaganda dell'odio meriti "rispetto" verso "chi la pensa diversamente", si è presto arrivati ad ampliare il bacino di intolleranti che si trincerano dietro a quelle teorie per sostenere che l'intolleranza vada "difesa" dai diritti delle loro vittime, in conformità ad una ideologia populista che li invita ad ostentare qualunque forma di disprezzo possa ingrassare i conti esteri del senatore Salvini.
E se tutto diventa diritto, allora si chiede "rispetto" anche per chi pensa sia giusto picchiare le donne, insultare interi gruppi sociali o procacciare carne fresca ai preti pedofili. D'altronde vorrete non avere "rispetto" di chi dice sia giusto stuprare dei minorenni perché lui "la pensa diversamente" da quel fantastico "pensiero unico" che spopola nella propaganda populista? Vorrete mica conformarvi a quel mainstream che vi dice sia sbagliato far prostituire una bambina anche se vi farà guadagnare dei soldi per poter andare al Papeeete?
Se si veicola l'idea che sia giusto far crepare chi scappa dalle persecuzioni perché gli egoisti pensano solo a sé stessi, varrà anche il principio per cui ogni diritto altrui deve poter essere calpestato sulla base della propria convenienza. E da lì il passo è breve per ogni più aberrante crimine, anche perché i populisti assicurano sia lecito violare le norme vigenti se non si ha voglia di indossare una semplice mascherina....
Ed è così che basta poco a portate i populisti ad ostentare il loto odio. Basta anche solo un post come questo:
Tra i commenti leggiamo:
Si accalcano a vomitare odio, ma nessuno argomenta. Tutti preferiscono ripetere a pappagallo quei ritornelli che sono stati coniati dal fondamentalismo sedicente "cattolico" per poi essere propagandati dai giornali populisti. Quindi non è che nel 2020 ci sono più omofobi che in passato, è che qualcuno li ha fatti sentire legittimati ad ostentare pensieri un tempo erano socialmente ritenuti inaccettabili.
I nazisti erano soliti incolpare gli ebrei per la propaganda che il Terzo Reich usava contro di loro. Chi ha avuto la sfortuna di ascoltare un comizio omofobo di Mario Adinolfi o di Gianfranco Amato, saprà che i due fondamentalisti amavano raccontare la storia della rana bollita. Dicono che se la si mette in acqua bollente, la povera rana scapperà via. Ma assicurano che se si riscalda l'acqua poco alla volta, starà ferma fino a quando non sarà troppo tardi.
Ovviamente dicono che il pericolo sia la tolleranza e che serva più omofobia prima che alcune persone possano vivere in santa pace la propria vita senza subire le loro moleste, i loro insulti e la loro richiesta di leggi che limitino i loro diritti civili. Il loro Toni Brandi arrivò persino ad esplicitare riguardo al suo sperare che la discriminazione avrebbe permesso a degli etero di potersi impossessare dell'eredità dei gay defunti in modo da far soldi con l'odio grazie a leggi che avrebbero impedito la possibilità di lasciare l'eredità al proprio compagno.
Ma siamo certi che certi discorsi d'odio dei populisti sarebbero stati accettati vent'anni fa. Non è che sono loro ad usare la "rana bollita" per incrementare quel loro business basato su odio ed intolleranza? Che sarebbe successo se Salvini avesse pronunciato i suoi comizi vent0anni fa? O ad una Meloni che oggi chiede di sparare contro chi salva la vita si naufraghi?
Se siamo arrivati a questo punto è perché hanno sdoganato l'odio poco alla volta, arrivando a poter dire cose che vent'anni fa avrebbero procurato ribrezzo anche tra gli intolleranti. Magari qualcuno sarebbe stato concorde con loro, ma sarebbe stato consapevole che non l'avrebbe potuto dire senza provocare ribrezzo di amici e conoscenti. Oggi, però, c'è gente che firma con nome, cognome e fotografie segnaletiche dei messaggi di pura omofobia. Ed è curiosa quella loro teoria per cui tu non devi poter baciare chi vuoi perché a loro piace la patata.