Don Bianchi: «Il tempo si fa breve. È in atto la manifestazione del piano del NWO»

E niente, anche questa volta il parroco di Villamarina ha ritenuto di dover inveire contro chi ha osato staccare la spina a quel social network dell'estrema destra che stava permettendo agli estremisti trumpiani di pianificare un attacco armato in occasione dell'insediamento di Biden. Ed ovviamente lo ha fatto attraverso quella solita creazione di false contrapposizioni che tanto piace ai populisti.
Il suo ritenere che il giudizio su un sito dovrebbe esigere la contrapposizioni degli altri siti è un poi come se noi domandassimo ai nostri lettori: "Se don Marco Bisceglia era un sacerdote, cosa dovremmo dire sia il signor Bianchi?".
È un trucchetto di vile dialettica, ma tanto gli è bastato ad aizzare i suoi proseliti ai deliri con cui Trump ha fomentato un odio che è risultato capace di portare alla morte quattro persone:

Il prelato dice anche di non gradire che il suo amatissimo Donad Trump sia stato rimosso da Twitter dopo aver aizzato l'attacco armato e il saccheggio al Capitol Hill, parlando in modo fuoriviante di "censura" davanti ad un atto dovuto dinnanzi a chi vuole fomentare rabbia sociale a suon di fake-news pur di non lasciare la sua poltrona. Ed è significativo anche osservare come queste persone reagiscano al contrasto all'odio in rete sentendosi chiamate direttamente in causa:

Il NWO è la teoria complottista di un fantomatico "Nuovo Ordine Mondiale" con cui lo stesso don ama spaventare i suoi proseliti:

Senza far nomi (anche perché forse quei nomi non esistono), don Mirco inizia a raccontare che chi ha elogiato la chiusura del profilo di Trump avrebbe cambiato idea:

Ed è qui che entra in scena tutta la loro ipocrisia. Per mesi hanno sostenuto che le organizzazioni sedicenti "cristiane" dovessero poter violare la legge in quanto ritenute private nonostante le sovvenzioni pubbliche, ma poi dicono che un'azienda privata dovrebbe essere costretta a fornire strumenti tecnici per l'organizzazione di attentati terroristici ai propri iscritti, anche in violazione delle loro regole.
Ed è significativo ci raccontino che la loro idea di "libertà di espressione" sia quella coreana, dato che a loro le dittature piacciono purché ai fascisti e ai razzisti sia data piena possibilità di vomitare tutto l'odio che desiderano.

Il sacerdote passa poi a sminuire i fatti, paragonando i terroristi ai Village People. Peccato che stia ridendo di un attacco che ha portato alla morte di quattro persone:

Ed è davvero fantastico il livello di complottismo di questa gente pare capace, con un suo proselito che gli scrive:

C'è poi il capitolo dei seguaci di don Mirco che si inventa cose a caso, in quell'abitudine dei populisti a ritenere che non sia vero ciò che è vero ma sia vero ciò che loro si sono inventati di sana pianta. Ed è così che Trump diventa un poveretto che chiedeva di ricontare i voti ma dei cattivoni non lo avrebbero fatto:

Da notare è anche il nick del tizio che accusa di democratici per l'assalto, nel quale si ventila la «morte» per chi osa dissentire da lui nel chiedere che l'Italia abbandoni l'Unione Europea visto che le destre non amano i diritti umani promossi da Bruxelles e manco gradiscono che qualcuno possa guardare a come vengano spesi i fondi pubblici.

Il complottismo prosegue, con don Mirco che si inventa che la sospensione di Trump significhi che ci verrà vietato di scrivere:

Peccato che nemmeno a Trump dia stato vietato di scrivere, semplicemente è stato espulso da un sito data la sua ripetuta violazione delle norme. Se tutto dovrebbe essere sempre permesso, significa che fon Bianchi difenderebbe a spada tratta chi oartecipasse alle sue esse urlando bestemmie a squarciagola? Oppure, per dirla alla sua maniera, lui gli "vieterebbe di parlare"?

Si passa così al complottismo di chi si lamenta di perdere seguaci. Se le presunta diminuzione di follower ci farebbe pensare che a seguirlo fossero solo quei fascisti ed estremisti che hanno anno abbandonato il social, scrive:

Da qui lo invitano su Gab, un social che Wikipedia indica come un covo di neonazisti, razzisti e suprematisti bianchi:

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