Donald Trump ucciderà una donna vittima di abusi per compiacere il suo elettorato "cristiano"
Dopo aver sancito che la religione potrà essere usata per discriminare interi gruppi sociali, Donad Trump ucciderà domani una donna vittima di abusi al fine di compiacere il suo elettorato "cristiano".
Lisa Montgomery sarà la donna giustiziata negli Usa dal 1953. Sin dalla nascita le erano stati riscontrati problemi neurologici dovuti all’alcolismo della madre; a tre anni ha assistito allo stupro della sorellina di otto da parte di un uomo con cui erano state lasciate sole in casa; ad 11 anni è stata lei ad essere stuprata dal patrigno, che poi l’aveva anche tenuta segregata per obbligarla a fornire prestazioni sessuali ai suoi amici.
A quel punto, sua madre ha deciso di usarla come bancomat, facendola prostituire ogni volta che le serviva del denaro. Lisa ha cos' sviluppato dei disturbi psichiatrici che nessuno ha mai provato a curarle. A 18 anni si è sposata con un fratellastro, il quale la picchiava regolarmente. Per sottrarsi alle violenze, si è finta incita, ma finisce col credere lei stessa alla sua menzogna.
Conosce online Bobbie Jo Stinnett, la quale gestisce un allevamento di cani. La donna fa l’errore di confidarle che è incinta di otto mesi: Lisa si finge interessata all'acquisto di un cane e percorre quasi 200 chilometri per raggiungere il Missouri. Qui strangola l'allevatrice e con un coltello da cucina le estrae brutalmente la bambina dal grembo. La neonata sopravvive miracolosamente e la polizia la trova a casa sua, con Lisa che ne se occupa e dice sia sua figlia.
I fatti sono avvenuti 16 anni fa, ma è Donald J Trump ad aver chiesto che tutte le persone nel braccio della morte fossero uccise durante il suo mandato, compreso il primo nativo americano condannato alla pena capitale, due uomini che erano teenager ai tempi dei fatti e un uomo che ha commesso il crimine in uno uno Stato in cui non vige la pena di morte. Trump li ha fatti uccidere, tutti. Domani sarò il turno di Lisa, responsabile di un omicidio ma vittima di mezzo secolo di abusi.
Durante la discussione pubblica, i repubblicani hanno sostenuto che la donna non sia recuperabile e che dunque non valga la pena lasciarla vivere. Però poi inveiscono contro il diritto di scelta delle donne dicendo di voler "difendere" la vita.