È partita la raccolta firme per una legge che punisca la propaganda di fascismo e nazismo

Il Comitato di Sant'Anna di Stazzema ha avviato una raccolta firme a sostegno di una legge di iniziativa popolare contro la propaganda nazista e fascista:

Chiunque propaganda i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. La pena è aumentata di un terzo se il fatto è commesso attraverso strumenti telematici o informatici.

È questo il testo di legge proposto dal comitato del piccolo paese della Versilia che fu al centro di una delle più tragiche stragi di civili messe in atto dai militari tedeschi nell'agosto del 1944.

«La nostra proposta rispetto alla legge Mancino -spiega il sindaco- mira a colpire precisamente determinate fattispecie di reato, configurando così pene certe. Ci sono forme consolidate di propaganda fascista che sono impunite e la proposta di legge le evidenzia. I reperti storici non sono contemplati, se sono per finalità di studio, di conservazione museale o di ricerca».
Il presidente dell'Anpi di Lonato, Carlo Susara, aggiunge: «In Italia purtroppo il fascismo è più vivo che mai. Lo troviamo negli stadi, nei palasport, nei bar, nelle edicole, nei tatuaggi, per la strada. Lo troviamo sui libri, in cui si vuole a tutti i costi sdoganare la figura del Duce. Ora è la nostra occasione. Con una legge popolare, che parta dalla gente, possiamo arrivare in Parlamento e farla discutere perché venga approvata».

È possibile trovare le informazioni riguardo alla legge di iniziativa popolare sul sito anagrafeantifascista.it.


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