Luigi Mascheroni ride delle scritte omofobe ritrovare a Pompei
Pare che Luigi Mascheroni de Il Giornale trovi divertente ridere dell'omofobia, raccontando che gli insulti omofobi sui muri sarebbe una «ironia» di cui le vittime dovrebbero ridere.
Ovviamente noi siamo certi che lui riderebbe a crepapelle se qualcuno gli scrivesse degli insulti omofobi sul muro di casa sua, d'altronde mai penseremmo che il signor Macheroni possa dire qualcosa in cui non crede fermamente. L'unico problema è che ad altre persone non piace essere insultate quindi potrebbe non condividere il suo divertirsi davanti ai graffiti omofobi ritrovati sul bancone della Thermopolium scoperta a Pompei
Dicendo che «prendere in giro» qualcuno in virtù del suo orientamento sessuale sarebbe «solo uno sberleffo», è con soddisfazione che dichiara che quegli insulti non verranno cancellati:
In quella creazione di false contrapposizioni che tanto piace alle destre, il signor Macheroni pare voler sostenere non ci sia differenza tra un reperto che testimonia l'omofobia antica con dei monumenti moderni eretti in celebrazione di personaggi razzisti o schiavisti.
Nota: tra i commenti abbiamo pubblicato la replica del signor Macheroni.