L'adinolfiniana che paragona i figli dei gay agli animali

C'è da rimanete basiti davanti alle folli teorie che il partitino di Mario Adinolfi è in grado di partorire pur di "giustificare" la loro omofobia. Ad esempio, è la loro Nicoletta Rossi a paragonare i figli dei gay ad animali e a raccontare che i genitori gay vanno vietati in quanto lei li accusa di voler «possedere» un bambino al pari di un gatto e di voler essere i suoi «padroni».
Se l'accusa è grave e infamante, fa ridere che a sostenerla sia l'esponente di quel partitino che vuole imporre un orientamento sessuale ai posti figli o che rivendicano il possesso della prole sostenendo che nessuno debba proteggere i loro figli da quella discriminazione di cui loro si fanno promotori. Fa ridere anche che la signora inveisca contro i gay, senza riservare le stesse accuse ad un Gandolfini che si è procurato manciate di figli adottivi.

In una logica delirante che la porta a sostenere che se lei non si sente la madre adottiva del suo gatto significa che bisognerebbe vietare le adozioni (ma solo ai gay, perché gli etero le vanno bene) è dalla sua pagina che scrive:


Ma accuserà Gandolfini di coler essere «padrone» dei suoi figli? Lo dirà anche a quell'adonolfiniano che adotta figli pretendendo leggi che vietino loro di poter avere un orientamento sessuale da quello che lui vuole imporgli? Oppure p un discorso senza logica che serve solo a raccontarsi che il loro odio sarebbe bello e buono?

Nata a Roma il 9 dicembre del 1997, la signora Nicoletta Rossi risulta la responsabile del settore giovanile del Popolo della Famiglia da marzo del 2019.


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