Efferata aggressione omofoba a Monruipno (Trieste): preso a calci in testa perché gay
«Hanno iniziato a fare commenti su come ero vestito. Sono abituato a questo tipo di provocazioni, sul momento ho lasciato perdere. Poi qualche ora dopo, in piazza, mi hanno preso a calci. In tutto il corpo, ma miravano soprattutto alla testa». E quanto racconta Antonio Parisi, vittima di una efferata aggressione avvenuta nel triestino.
Mentre il comune continua stipendiare chi inneggia a Hitler e chi invita ad uccidere i gay, pare che alcuni animali abbiano deciso di passare alle mani mettendo in atto brutali pestaggi. Insieme ad Andre, altri due suoi amici sono stati oggetto della violenza del branco, ricevendo 15 giorni di prognosi.
A Triste Prima Andrea spiega che «non mi sento bene, ho ancora dolori in tutto il corpo e vertigini, ho ricevuto troppi calci in testa e adesso andrò di nuovo in ospedale per un controllo. Ricordo che eravamo in osmizza e dei ragazzi ubriachi e molesti che non conoscevo hanno iniziato a provocarmi. Ho lasciato correre fino a quando il locale non ha chiuso e siamo andati a fare un giro per il paese. In piazza si sono avvicinati a me e ai miei amici e nel giro di pochi minuti ci hanno picchiato furiosamente, senza darci il tempo di realizzare e reagire. È stata un'aggressione di una brutalità incredibile. Sono ancora sotto choc, mi fa male parlarne, ma è giusto che la gente sappia».
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