Il partito suprematista di Adinolfi torna ad inveire contro chi combatte il razzismo

È a nome del partito di Mario Adinolfi che Sara Reho propone di pagare i figli e di elargire un compenso pubblico a chi affitterà il proprio utero allo stato. Ovviamente chiede che la norma sua rivolta unicamente alle donne in conformità a quel loro sostenere che la prole sia "roba da femmine" dato che il ruolo paterno si esaurirebbe con il coito, così come specificano che ad accedervi dovranno essere solo le donne italiane. Evidentemente reputano che le altre dovranno finanziare i loro privilegi mentre si dovranno arrangiare con quei figli che il loro partito dice non meritino pari dignità.
Date le premesse, non stupisce l'odio della signora Reho contro chi osa sostenere che la vita di un nero valga tanto quanto quella di un bianco. Simpatizzante di quel Trump che andava a braccetto con i suprematisti bianchi ed incurante di come chiunque possa essere candidato al Nobel, è diffamando milioni di persone oneste tirando in ballo i pochi casi in cui si sono infiltrati dei disturbatori, è con il suo solito odio che scrive:


Ancora una volta pare confermarsi l'ideologia suprematista che si ciela dietro al partitino omofobo di Adinolfi.


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