Il protagonismo tragicomico di Adinolfi
Se non è chiaro perché mai Adinolfi invesca contro i sauditi dato che entrambi hanno più o meno la stessa concezione della donna in quel loro ritenerla un oggetto di proprietà del marito da utilizzare come strumento di produzione di prole, pare tragicomico il protagonismo di un tizio che non pare avere alcuna dignità nel tentare di far parlare di sé.
Senza alcun nesso logico, è attribuendosi la piazza di un Gandolfini che ha mandato in Senato il leghista Pillon e non certo l'opportunista che tentò di trarre profitto da una piazza rancorosa e trasudante d'odio che scrive:
Ma questo tizio che parla sempre dell'"unica famiglia" dall'altro delle sue due famiglie, non ha una famiglia che possa aiutarlo nel suo trattenersi dall'essere ridicolo nel suo cercare di parlare ossessivamente e compulsivamente di sé stesso? E che dice il sognor Adinolfi del suo essere stato tra i sostenitori della candidature di Renzi quando tentava di fare fatturato all'interno del Pd?
Rassicuriamo Adinolfi: anche noi non dimentichiamo.
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