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La Corte suprema malese ha stabilito che le leggi islamiche contro l'omosessualità sono incostituzionali

Con una sentenza storica, la corte costituzionale malese ha sancito che le leggi islamiche contro l'omosessualità sono incostituzionali e che il potere di perseguire le persone per rapporti omosessuali non è prerogativa delle leggi dell'Islam.
In Malesia i rapporti tra persone dello stesso sesso sono illegali e vige un doppio sistema legale secondo cui le norme penali islamiche possono essere applicate nei confronti dei cittadini e delle cittadine musulmane in aggiunta alle leggi dello stato. Ed è molto frequente che le leggi islamiche siano usate per perseguire la comunità gay del paese.
La causa intentata contro le autorità islamiche era stata avviata da un 30enne che di arrestato nel 2018 per “tentate pratiche omosessuali”, assieme ad altre 11 persone. Secondo i suoi legali, lo stato non avrebbe avuto alcun potere di perseguirlo seguendo le leggi islamiche dato che il divieto di rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso era già previsto dallo stato di diritto. E i giudici hanno accolto quell'istanza.


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